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Caso Irsap, è guerra tra Armao e Venturi

Clima sempre più avvelenato nella giunta Lombardo. Scontro rovente tra i due assessori sulla nomina del commissario straordinario. Le carte sulla nomina del presidente dell'Istituto andranno alle Procure di Palermo e di Agrigento e anche alla Corte dei Conti

PALERMO. Clima sempre più avvelenato nella giunta Lombardo. Sul caso 'Irsap' finito in un dossier consegnato nei giorni scorsi alla Procura di Palermo dall'assessore alle Attività produttive Marco Venturi contrario alla nomina del commissario straordinario, interviene il titolare della delega all'Economia Gaetano Armao, come si può leggere sul Giornale di Sicilia in edicola oggi, che usa parole dure nei confronti del collega di governo. In nota, Armao bolla le lettere trasmesse da Venturi «peraltro non prive di qualche carenza sul piano lessicale», «senza costrutto giuridico alcuno e, peraltro, spesso false e tendenziose nelle affermazioni in ordine alle vicende sulla costituzione dell'Istituto regionale per lo sviluppo delle attività produttive». E annuncia che trasmetterà la stessa nota alle Procure di Palermo e Agrigento e alla Corte dei Conti, assieme alle memoria sulla nomina del presidente dell'istituto.


Citando la legge 8 del 12 gennaio 2012, Armao ritiene che sulla materia la competenza è del suo assessorato e considera «del tutto destituito di fondamento che la giunta regionale si sia in alcun modo occupata della nomina dell'intero consiglio dell'Irsap, limitandosi a  soltanto i rappresentanti delle categorie produttive in seno al medesimo consiglio» sottolineando che «la nomina è di competenza della giunta». Sul nome indicato da Venturi per la guida dell'Irsap, Armao scrive di avere rappresentato «con assoluta trasparenza e lealtà le pesanti riserve sulla sussistenza dei requisiti professionali e di esperienza del suo segretario particolare da lei inopinatamente designato a presidente di uno degli enti tra i più importanti della Sicilia», pur stimando la persona, «stima in nessun caso compensativa della carenza» dei requisiti. Quindi sostiene che «l'imminente sopraggiungere della scadenza dei termini» di liquidazione dei consorzi Asi «imponeva quindi alla giunta di nominare un commissario straordinario per la gestione dell'Irsap».


Non tarda ad arrivare la risposta di Venturi. «Spiace dover riscontrare un nuovo, inopinato, intervento dai toni e dai contenuti inaccettabili, peraltro non prive di qualche carenza sul piano lessicale, senza costrutto giuridico alcuno e, peraltro, spesso false e tendenziose nelle affermazioni in ordine alle vicende sulla costituzione dell'Istituto regionale per lo sviluppo delle attività produttive».

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