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Gesip, Orlando non si dimette

Alta tensione sulla vicenda della società: il Comune aspetta 5 milioni e il ministero avrebbe chiesto ulteriori documenti a Palazzo delle Aquile, dopo che aveva però già incassato poche ore prima il via libera dal ministro Barca. Per liberare i 5 milioni sarebbe stato chiesto in cambio la mobilità per i 1.800 dipendenti Gesip a partire dal primo ottobre

PALERMO. Leoluca Orlando è pronto a dimettersi se il governo Monti non concederà i 5 milioni di euro alla Gesip, la società che svolge servizi per il comune di Palermo. Il sindaco lo ha già annunciato al termine della riunione di ieri del tavolo tecnico al ministero dello Sviluppo, conclusa con un nulla di fatto. La tensione col governo Monti è altissima. Il ministero avrebbe chiesto ulteriori documenti al Comune, che aveva però già incassato poche ore prima il via libera dal ministro Barca.
La situazione non è degenerata, a quanto si apprende, solo grazie alla mediazione del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà. Per liberare i 5 milioni sarebbe stato chiesto in cambio la mobilità per i 1.800 dipendenti Gesip a partire dal primo ottobre.


AGGIORNAMENTO DELLE 16.31. "Oggi non mi dimetto da sindaco". Lo ha detto il sindaco di Palermo Leoluca Orlando durante una conferenza stampa in un albergo a Palermo, sulle elezioni regionali, per il fare il punto sulla posizione di Italia dei Valori alle elezioni regionali, riferendosi alla vertenza Gesip, società che si occupa di servizi per il Comune. Orlando poi aggiunto "E' grave che nessun esponente di altri partiti, che sostengono il Governo Monti, non abbiano speso una parola a sostegno della considizione di crisi della città, dell'Amia e del bilancio - ha aggiunto - e nonostante tutto resto sindaco".

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