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Russo, appello di alcuni medici e manager: ora non si cambi strada

PALERMO. "Difendiamo l'esperienza di governo avviata dall'assessore regionale per la Salute, Massimo Russo". E' l'appello di una ventina tra medici e manager della sanità pubblica, tra i primi firmatari Michele Vullo, Salvatore Piraneo, Raimondo Marcenò, Aroldo Rizzo, Francesco Fabbiano, Ranieri Caldura, Nello Di Bella, Cesare Scardulla. L'esperienza di Russo (l'assessore e vicepresidente della Regione ha annunciato ieri le sue dimissioni), scrivono, "si è concretizzata in un profondo mutamento della tecno-struttura assessoriale e nell'allineamento della Sicilia ai processi nazionali di riordino del settore. Certamente non nascondiamo le difficoltà, incertezze e ambiguità che hanno caratterizzato questo percorso e siamo consapevoli che il vento di rinnovamento ha solo lambito gran parte delle realtà periferiche del sistema sanitario regionale, dove le resistenze al cambiamento sono fortemente radicate. Ma siamo altresì consapevoli che abbandonare la strada imboccata dalla sanità siciliana con l'assessore Russo rischierebbe, ancora una volta, di ricacciare la Sicilia tra le regioni poco virtuose".    
"E' con Massimo Russo che, per la prima volta nella storia della programmazione regionale, le evidenze epidemiologiche - concludono - hanno assunto un forte ruolo nella promozione della salute, assicurando un maggiore controllo sui destini sanitari dei cittadini e operando concretamente per ridurre le disuguaglianze di salute. Coerentemente, tra gli obiettivi assegnati ai direttori generali, in passato limitati a meri dati contabili, sono apparsi indicatori d'esito e di processo. Temiamo che nelle rigide logiche di schieramento si perda il senso del sentire comune che tra mille difficoltà ha permesso l'apertura di una nuova stagione della sanità siciliana. Invitiamo, quindi, chi, nell'ambito del centro-sinistra siciliano, oggi è chiamato a scegliere il futuro della Regione a non svendere un'esperienza come quella rappresentata da Massimo Russo".

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