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Non solo cani e gatti negli appartamenti Ai siciliani piacciono anche i conigli

Nell’Isola le razze più diffuse nelle case sono il nano, di piccole dimensioni, e l’ariete, dalle orecchie all’ingiù. Intelligenti, riconoscono i padroni

PALERMO. Il coniglio conquista tutti! Il piccolo e docile rabbit è infatti considerato statisticamente il terzo animale da compagnia, dopo cane e gatto. A conquistare il cuore degli italiani sono la dolcezza e la socievolezza del piccolo animaletto. Secondo i dati Eurispes 2011, infatti, sono circa due milioni a popolare ormai le case degli italiani. Un numero non proprio esiguo, se si pensa che sono circa dieci milioni le famiglie che ospitano almeno un animale domestico e che quasi il 70 per cento accoglie per lo più cani e gatti.
Il coniglio nano e l’ariete sono le razze più vendute in Sicilia: «Negli ultimi due anni c’è stato un aumento notevole di richieste di coniglietti – spiega Salvatore Mannelli, rivenditore specializzato nel settore a Palermo – possiamo calcolare una media di circa quaranta coniglietti al mese, considerando che è una media costante in tutte le province siciliane da me fornite. I più venduti sono il coniglio nano, per le piccole dimensioni che lo fanno somigliare ad un peluche, e l’ariete, contraddistinto dalle lunghe orecchie in giù».
A spingere gli italiani e i siciliani a scegliere il coniglio come animale domestico è anche il suo prezzo piuttosto esiguo: «Un coniglietto nano costa circa 25 euro – chiarisce Mannelli – un po’ di più l’ariete che va dai 35 ai 40 euro. Infine ci sono i coniglietti olandesi per i quali si può spendere dai 50 ai 60 euro». Ma il dolce rabbit piace soprattutto per le sua piccola statura e perché la sua gestione, all’apparenza, non richiede dispendiose necessità. Non si dimentichi, però, che non è un peluche: «Purtroppo, vuoi per il costo esiguo, vuoi perché piccolo e poco impegnativo – spiega il veterinario Marco Di Giuseppe, esperto di animali esotici – in molti lo acquistano con poca consapevolezza o per soddisfare il capriccio di un bambino. Il coniglio è più impegnativo di quanto si pensi. È un animale molto intelligente e sensibile: sa riconoscere il padrone e interagisce con lui». Insomma, nulla da invidiare a cane e gatto, se non fosse che gli tocca stare per buona parte della giornata in gabbia. «Il coniglio – aggiunge Di Giuseppe – va lasciato anche libero di muoversi in casa o almeno optare per una gabbia più grande che gli dia libertà di movimento». Attenzione, infine, alla salute del proprio coniglietto. Vaccini, sterilizzazioni e castrazioni sono sempre regole consigliate per la prevenzione di alcune patologie. «Vaccinarli ogni sei mesi o annualmente – conclude Di Giuseppe – per evitare il contagio di malattie virali come la mixomatosi o la malattia emorragica. E poi meglio sterilizzare le conigliette perché tendono a sviluppare neoplasie all’utero».

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