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Regione, Formazione: Lombardo pensa alla Corsello per il dopo-Albert

La direttrice del Dipartimento Lavoro potrebbe occupare a Palazzo d'Orleans la poltrona lasciata dal dirigente piemontese, che si è dimesso da pochi giorni

«Credo che l’intenzione di Albert di dimettersi sia legata a un disagio complessivo, dovuto non solo al cambio di assessore ma a una diversa gestione politica, ma non sta a me giudicare». L’ex assessore regionale alla Formazione, Mario Centorrino, interviene così sulla lettera di dimissioni inviata dal dirigente regionale Ludovico Albert.
E intanto a Palazzo d’Orleans è pronta ad assumere l’incarico ad interim la dirigente generale del Dipartimento Lavoro, Anna Rosa Corsello. Il caso-Albert è scoppiato dopo che il burocrate piemontese, il 10 agosto, ha inviato la lettera di preavviso dimissioni all’assessore Accursio Gallo e all’ex presidente della Regione, Raffaele Lombardo. Nella polemica a distanza tra Centorrino e Gallo c’è il cambio di casacca politica dell’assessorato, passato dalle mani del Pd a quelle del movimento guidato da Riccardo Savona e inquadrato nel Nuovo Polo. Albert si è sempre mosso nell’ambiente diessino del Pd ed è stato dirigente pure della Regione Piemonte guidata da Mercedes Bresso.
In Sicilia è giunto nel febbraio 2011 chiamato proprio su indicazione dell’assessore Mario Centorrino in accordo con l’ex segretario regionale del Pd, Francantonio Genovese, cui fanno capo diversi enti storici di formazione. Ora che Albert ha mostrato l’intenzione di dimettersi, per deputati e sindacati a rischio ci sarebbe l’avviso 20, ovvero l’inizio dei corsi di formazione che interessano ottomila lavoratori. Tanto che anche per l’ex assessore, «l’importante è che «le dimissioni non si riflettano sul percorso della riforma, che è appena iniziata cambiando profondamente il settore».
Ma dalla Regione hanno assicurato che l’iter procederà senza intoppi. «Non raccolgo la polemica di Centorrino - replica Gallo – le dimissioni saranno oggetto di discussione in giunta, non sappiamo se le accetteremo o no, in ogni caso se dovessero confermarli ha tre mesi di preavviso tranne che la giunta dica stai a casa. È chiaro che dovrà fare un attento rendiconto del suo operato, un’attenta ricognizione delle risorse, relazionare sullo stato dell’arte dell’avviso 20 che non è ancora a regime». Parole che lasciano trasparire un certo disappunto di Gallo, che riterrebbe «intempestiva» la scelta di Albert di lasciare l’incarico in un momento così delicato. «Da parte mia - dice Gallo - c’è sempre stata la massima disponibilità e collaborazione. Ho sempre lavorato per accelerare le pratiche e ad esempio ho sbloccato le borse di studio per i siciliani che andavano a studiare fuori, che forse avevano bisogno di una presenza politica diversa per ripartire». Gallo vuole chiarire il motivo delle dimissioni del dirigente. La giunta ne discuterà oggi pomeriggio a Palazzo d’Orleans. Se il governo dovesse decidere di accogliere la richiesta di Albert, potrebbe comunque assicurargli la permanenza per i prossimi tre mesi previsti dalla legge. In caso contrario, dovrebbe affidare la guida di uno dei dipartimenti strategici dell’amministrazione a un altro superburocrate. E in questo senso l’incarico potrebbe essere affidato ad interim all’attuale guida del Lavoro, Anna Maria Corsello.

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