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Regione, le nomine continuano

L'ultima in ordine di tempo è quella di Corrado Rindone che lavorerà per l'assessorato al Traffico. Intanto è caos sulle relazioni. Pochi esperti le avrebbero consegnate entro i tempi stabiliti

PALERMO. L’ultimo arrivato, nella squadra dei consulenti della Regione, ha firmato il contratto ieri: Corrado Rindone, ingegnere e professore universitario di Reggio Calabria, è stato arruolato dall’assessore ai Trasporti Andrea Vecchio per uno «studio sulle esigenze e quantificazioni del trasporto pubblico locale». Un incarico che arriva ben oltre le dimissioni di Lombardo, nel pieno della fase di odinaria amministrazione in cui il governo non può proporre leggi, e che frutterà a Rindone 8.263 euro fino al 7 dicembre. Tecnicamente è una nomina che impegnerà perfino il futuro governo.
La nomina arriva mentre negli assessorati scoppia il caos sui vecchi consulenti. La fase di ricambio fra assessori targati Pd e new entry del Nuovo polo ha scoperchiato il fenomeno dei risultati mancati dai consulenti. Per disposizioni della giunta i professionisti dovrebbero presentare al termine del loro mandato una relazione sui risultati raggiunti. Il testo dovrebbe anche essere pubblicato su internet. Ma solo l’assessorato alla Funzione pubblica e quello all’Energia hanno rispettato l’impegno. Alla Formazione, dopo l’uscita di Mario Centorrino, il neo assessore Accursio Gallo non ha neppure trovato le relazioni dei consulenti. E non ha confermato l’incarico a tre esperti che ora rischiano anche di non ricevere il pagamento per i mesi scorsi. Si tratta di Pietro Cami che per un anno ha lavorato al servizio di controllo interno guadagnando 24.800 euro e Giuseppe Italia che doveva occuparsi di riforma della pubblica istruzione e a cui dovrebbe andare un compenso 6.197 euro per i mesi di maggio, giugno e luglio.
L’ultimo consulente su cui l’assessorato vuole vederci chiaro è Roberto Bruno che da aprile a fine luglio si è occupato di «relazioni tra assessorato e Ars» per un compenso di 8.263 euro. Bruno è lo stesso consulente che fra novembre 2011 e marzo scorso fu sotto contratto, per 8 mila euro, per fornire pareri sull’emigrazione. Altre amministrazioni non hanno voluto fornire le relazioni con i risultati delle consulenze. È il caso della presidenza della Regione, secondo cui serve una richiesta formale di accesso agli atti. Eppure gli uffici di Raffaele Lombardo sono quelli dove ci sono più consulenti in carica, 18 che costano circa 400 mila euro.
Fra i consulenti storici c’è Pietro Garonna che si occupa di «strategie di sviluppo dei valori della giustizia, legalità e solidarietà sociale»: «Non posso fornire la relazione alla stampa - ha detto - se non sono autorizzato». Situazione analoga all’assessorato al Turismo e Sport, guidato dal finiano Daniele Tranchida. Per il capo di gabinetto Giuseppe Grado «le relazioni non sono materiale da divulgare». Per l’assessorato ha lavorato fra gennaio e marzo Giovanni D’Alleo, architetto che per 5 mila euro doveva occuparsi di sviluppo turistico nelle province di Trapani, Agrigento e Caltanissetta. In assessorato non è mai arrivata la relazione neppure di Massimo Grillo, ex deputato centrista poi transitato in Fli. Grillo però la relazione l’ha anticipata al Giornale di Sicilia: due pagine sul progetto Destination Marketing e laboratorio pubblico-privato per i distretti trusitici. La filosofia del progetto, si legge nel documento, è che «l’evento turistico deve diventare occasione per raggiungere una meta». Per studiare tutto ciò Grillo aveva un contratto di tre mesi per 5 mila euro: «Ma rinuncerò al compenso» annuncia adesso.

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