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"Assunzioni e voti di scambio", esposto della Regione alla Digos

Precari alle società partecipate con contratti anomali che hanno consentito a decine di lavoratori di vincere in giudizio nei confronti della pubblica amministrazione e rapporti clientelari tra personale delle stesse società partecipate, sindacalisti e politici che potrebbero configurare reato

PALERMO. Assunzioni di precari fatte da società partecipate dalla Regione con contratti anomali che  hanno consentito a decine di lavoratori di vincere in giudizio  nei confronti della pubblica amministrazione e rapporti  clientelari tra personale delle stesse società partecipate,  sindacalisti e politici che potrebbero configurare il voto di  scambio in vista delle prossime elezioni regionali, previste a  ottobre. Sono alcuni degli aspetti segnalati alla Prefettura di  Palermo e alla Digos dall'assessore all'Economia della Regione  siciliana, l'avvocato Gaetano Armao, che avrebbe deciso di  riferire alcuni aspetti poco chiari nella gestione delle  partecipate e nei rapporti tra dirigenti e lavoratori.    


Nell'informativa è finito l'intero bacino del precariato  della Regione, migliaia di lavoratori con contratti a tempo  determinato, che vengono prorogati ogni anno con apposite norme  di legge. I riflettori degli investigatori sono puntati sulla  società Multiservizi, ma anche sui 3.300 precari ex Pip della  società Spo (società per l'occupazione acquisita dalla Regione  due anni fa), sulla cooperativa Trinacria e su altre aziende  pubbliche. I colloqui tra l'esponente del governo con la Digos e  la Prefettura sarebbero avvenuti una quindicina di giorni fa, è  probabile dunque l'apertura di un'inchiesta da parte della  Procura di Palermo. 

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