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Formazione, attivate procedure di licenziamento per 640 dipendenti

I sindacati sono in agitazione per i procedimenti messi in moto dagli enti. E l'assessore Gallo dice: "A settembre possibili riassunzioni"

PALERMO. Da almeno 7 mesi in cassa integrazione, per 640 dipendenti degli enti di formazione è scattata la procedura di licenziamento. Il Cefop ha comunicato ai sindacati nei giorni scorsi che licenzierà entro tre mesi 350 formatori, l’Anfe ha attivato la stessa procedura per 170 persone. Gli ultimi due enti ad aver annunciato i licenziamenti sono l’Aram (64) e l’Ancol Sicilia (56).
Formalmente - spiega Giuseppe Raimondi della Uil - questi enti hanno dichiarato ai sindacati che queste persone, già in cassa integrazione, vengono considerate esuberi. Ciò consente, per legge, il licenziamento entro tre mesi. I sindacati hanno subito attivato a loro volta lo stato di agitazione: «Ho scritto una lettera all’assessore - spiega ancora Raimondi - chiedendo che nel momento in cui verranno attivati i nuovi corsi di formazione del 2012 gli enti che hanno bisogno di personale recuperino questi lavoratori». È una posizione che sposa Accursio Gallo, neo assessore alla Formazione professionale: «Domani (oggi per chi legge, ndr) incontrerò i sindacati. Sono convinto che ci sia modo di recuperare queste persone perchè l’Avviso 20, il bando che stanzia quasi 300 milioni di fondi europei per i corsi, prevede una premialità per gli enti che reimpiegano gli esuberi. Anche se si tratta di personale proveniente da altri enti».
In realtà - spiegano i sindacati - il nuovo bando prevede che il finanziamento ottenuto sia spendibile alla voce personale solo entro determinati limiti. Gli enti avrebbero calcolato che con i soldi ottenuti possono quindi mantenere in servizio solo parte dei dipendenti attuali. Nella formazione lavorano quasi diecimila persone e circa 3 mila, in questi mesi in cui i corsi non sono scattati, sono stati messi in cassa integrazione: è uno dei motivi che ha provocato l’esaurimento dei fondi destinati da Stato e Regione agli ammortizzatori sociali. Ma l’assessore Gallo prevede che entro la prima metà di settembre possa essere superata la fase di stallo: «Il primo decreto di finanziamento degli enti per i nuovi corsi è stato appena approvato dalla Corte dei Conti. Significa che a breve anche gli altri 238 avranno il via libera. A quel punto l’intero settore potrà riprendere l’attività regolarmente avendo certezze finanziare per tutto il triennio».

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