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Palermo, incendio Bellolampo: ordinanza del sindaco per "rischio di sostanze tossiche"

Ad essere interessati dal provvedimento in particolare oltre alla zona della discarica, anche i quartieri Cep, Cruillas e Borgo Nuovo. "L'Arpa tra due giorni fornirà alcuni dati, mi è sembrato tuttavia doveroso informare i cittadini". Controlli su frutta, ortaggi e acqua nelle zone limitrofe

PALERMO. «Ho predisposto un ordinanza d'intesa con l'Arpa, la protezione civile e l'ordine nazionale dei chimici, per dare alcune prescrizioni che servono per garantire la salubrità dei cittadini». Lo ha detto il sindaco di Palermo Leoluca Orlando durante la seduta del consiglio comunale a Sala delle Lapidi per presentare la giunta di governo della città, a proposito dell' incendio nella discarica di Bellolampo. "L'Arpa - ha aggiunto il sindaco -  tra due giorni fornirà alcuni dati, mi è sembrato tuttavia doveroso informare i cittadini e per questo lunedi" alle 19 nella sede del centro sociale di Borgo Nuovo si terrà un' assemblea pubblica". Poi Orlando ha sottolineato "seguo da domenica la vicenda, insieme all'assessore alle partecipate Cesare Lapiana, sono in costante contatto con la protezione civile, il prefetto di Palermo e i vigili del Fuoco. Siamo preoccupati per le conseguenze che riguardano la raccolta dei rifiuti".


Ad essere interessati dal provvedimento in particolare oltre alla zona della discarica, anche i quartieri Cep, Cruillas e Borgo Nuovo. «La parziale combustione generata dall'incendio - si legge nel provvedimento - potrebbe prevedere la formazione di elevati livelli di polveri e incombusti con presenza di metalli pesanti»  «classificabili come sostanze cancerogene per l'uomo, il che deve portare ad un approccio estremamente cautelativo».  Tra le misure citate nell'ordinanza la necessità di pulire le strade, il divieto di circolazione di mezzi diesel senza filtro antiparticolato, l'inibizione in via cautelativa della vendita di bacche, ortaggi e verdura a foglia provenienti dalle aree interessate dall'incendio, l'avvio di una campagna di prima verifica della concentrazione di diossina nel latte materno di donne in fase di allattamento, un piano di monitoraggio di prodotti ortofrutticoli, acque ed alimenti, nella zona di ricaduta delle polveri.

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