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F1, in Ungheria vince Hamilton: Alonso rafforza leadership

Dietro il pilota inglese, completano il podio le due Lotus. Col quinto posto, il pilota spagnolo della Ferrari aumenta il distacco dal suo più diretto inseguitore in classifica, Mark Webber, che ha chiuso ottavo

BUDAPEST. Venerdì le libere, sabato la pole position e domenica la gara. Lewis Hamilton si prende tutto all'Hungaroring, dove domina dal semaforo verde del Gran Premio di Ungheria fino alla bandiera a scacchi. Il pilota inglese riporta la McLaren alla vittoria davanti alla forte accoppiata Lotus, Kimi Raikkone-Romain Grosjean, e si rifà sotto nella lotta al Mondiale (ora è quarto a -47 dalla vetta) dove il leader della Ferrari Fernando Alonso ha passato una giornata in difesa con un quinto posto da non disprezzare.
Grazie al suo piazzamento, lo spagnolo, al volante di una F2012 non in gran forma sulla pista di Budapest, è riuscito ad aumentare a 40 punti il vantaggio in classifica su Mark Webber, solo ottavo davanti all'altra Rossa di Felipe Massa. Quarto il campione del mondo Sebastian Vettel che ce la mette tutta per arrivare sul podio con una rimonta all'ultimo respiro, ma alla fine deve accontentarsi di grattare solo due punti nei confronti del capoclassifica. Ancora una giornata da dimenticare per la Mercedes di Michael Schumacher che comincia il Gp dalla pit-lane per un problema sulla linea di partenza e chiude la gara mestamente ai box.
L'ex idolo della Ferrari a pochi istanti dal semaforo verde resta a motore spento sulla griglia e costringe tutti ad un nuovo giro di ricognizione ritardando così il via. Quando finalmente si accendono i motori, a scattare in testa ecco la McLaren di Hamilton autore della pole position. Dietro all'inglese, la Lotus di Grosjean, il compagno Jenson Button e la Red Bull di Sebastian Vettel. Guadagna subito una posizione la Ferrari di Alonso, quinta, che si mette dietro l'altra Lotus di Raikkonen. Nona l'altra Rossa di Felipe Massa che cede subito due posizioni, comincia invece bene la Red Bull di Webber catapultandosi dalla undicesima alla settima posizione.
Dopo la bagarre iniziale la situazione gara vede in fuga la coppia formata da Hamilton e Grosjean, con gli altri diretti inseguitori più lenti di quasi un secondo a giro. Il vantaggio dei primi aumenta sempre più finché si arriva alla prima girandola di pit-stop (intorno 18/a tornata) alla fine della quale Alonso perde la posizione guadagnata in partenza a beneficio di Raikkonen. Dietro allo spagnolo del team di Maranello la Red Bull di Webber, l'avversario più pericoloso del ferrarista in classifica. Strategia d'azzardo per le Lotus che a differenza delle altre squadre di testa montano di nuovo le gomme soft: così Raikkonen e Grosjean cominciano a sfoderare giri mozza fiato. Il francese si avvicina sempre di più alla McLaren di Hamilton grazie alle migliori prestazioni delle gomme morbide ma non riesce a superarlo. Molto bene anche il finlandese ex Ferrari che dopo il secondo pit-stop si ritrova dietro a Hamilton in seconda posizione difendendosi a denti stretti all'uscita dalla pit-lane dall'attacco del compagno di squadra francese. I due arrivano quasi a toccarsi trovandosi ruota a ruota dopo una serie di frenate al limite ma a spuntarla é Iceman. Al termine della seconda sosta la Ferrari di Alonso, non in grande giornata, si ritrova sesta dietro alle due Red Bull di Webber e Vettel che appaiono irraggiungibili per la Rossa. A meno di venti giri dalla bandiera a scacchi lo spagnolo leader del Mondiale si vede minacciato anche dalla McLaren di Button, unico ad aver effettuato tre soste. Ancora qualche giro e la F2012 di Alonso si riprende: Webber è costretto a cambiare di nuovo le gomme e finisce ottavo, Button tira il fiato e le ultime emozioni arrivano solo da Vettel che con gomme soft lancia una disperata rincorsa alla Lotus di Grosjean per salire sul podio. Il campione del mondo fallisce il tentativo e deve accontentarsi della quarta piazza che lascia praticamente inalterato il suo distacco (42 punti invece di 44) da Alonso.
Asturiano che può continuare a sorridere dall'alto della sua classifica con la speranza di ritrovare dopo la sosta estiva una F2012 più veloce per poter lanciare la volata decisiva verso il suo primo titolo Mondiale con la Rossa.  

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