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Regione, 50 mila lavoratori a rischio

Società partecipate ed Enti locali. Ma anche dipendenti con incarichi e consulenze esterne e dei settori rifiuti e forestale. Ecco tutte le spese sotto il mirino della Corte dei Conti

PALERMO. Precari degli enti locali e della Regione, dipendenti delle società partecipate, operatori del settore dei rifiuti e forestali. La scure del commissario inviato da Roma calerebbe impietosa su questo esercito di lavoratori, che i sindacati stimano in almeno 50 mila unità e finiti più volte nel mirino della Corte dei conti. Uno scenario ipotetico al quale si oppone il presidente della Regione, Raffaele Lombardo: «Il mio governo - dice - non ha fatto assunzioni, i 30 mila forestali o i 22 mila e 500 dipendenti degli enti locali li abbiamo trovati. Se lor signori da Roma o qualche pseudo industriale pretende che io licenzi questa gente o li ammazzi, vada al diavolo, vada a morire ammazzato, io non metto sulla strada questa gente, non distruggo la vita di 50 mila persone».
Enti locali
La Corte dei Conti evidenzia che «negli enti locali il problema della stabilizzazione del personale precario è assolutamente cruciale per gli effetti che esso è destinato a produrre sugli equilibri finanziari di medio-lungo periodo». È una platea di 22.500 impiegati dei Comuni, i cui contratti scadranno a fine anno. «Da Roma - spiega Maurizio Bernava della Cisl - hanno chiaramente spiegato che non si può procedere con le stabilizzazioni fuori dai parametri nazionali».
Società partecipate
È uno dei settori finiti più volte sotto la lente d’ingrandimento della Corte dei Conti che ha rimarcato come in diversi casi le aziende abbiano chiuso in perdita. In corso, in questi mesi, c’è la fusione di Multiservizi, Biosphera e Beni Culturali, che interesserebbe 6 mila lavoratori. Un argomento che preoccupa la giunta, tanto che l’assessore Alessandro Aricò ricorda che «il governo nazionale prevede che entro il 2013 si possono esternalizzare i servizi, per cui un commissario potrebbe anche non dare seguito al riordino e esternalizzare i servizi». Per l’assessore Gaetano Armao, però, «le società partecipate che svolgono in modo efficiente servizi in favore dell'amministrazione regionale sono preservate».
Precari della Regione
Ci sono quasi 5 mila Asu «la cui collocazione, rispetto agli altri precari, è meno chiara» spiega Claudio Barone della Uil. Questa platea di lavoratori potrebbe essere maggiormente a rischio, «anche perchè - dice Barone - il commissario non avrebbe il problema del consenso elettorale».
Tabella h
Per il 2012 sono previsti circa 33 milioni per enti di ogni tipo, spesso legati a doppio filo alla politica. Per Mariella Maggio della Cgil «se è vero che qualche associazione svolge nobili attività, tanti altri finanziamenti sono frutto di operazioni clientelari».
Incarichi e consulenze
La Corte dei conti ha sottolineato che con un rapporto di un dirigente ogni 8,4 dipendenti «è difficilmente comprensibile il ricorso all’assunzione di ulteriori dirigenti esterni». Per cui stop a incarichi e consulenze e il ricorso a personale esterno anche alla guida dei dipartimenti.
Rifiuti e forestali
Nel passaggio dai vecchi Ato alle nuove società di Comuni, è aperta la partita relativa al passaggio di circa 10 mila lavoratori. Su questo aspetto, così come sul nodo dei forestali, Aricò esprime ancora preoccupazioni: «Le società d’ambito potrebbero essere messe a bando all’esterno e per i lavoratori potrebbero venire meno tutte le garanzie. Riguardo ai forestali - prosegue - un commissario potrebbe prendere provvedimenti dolorosi per una parte dei 28 mila lavoratori».

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