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Per tremila ex Pip si profila un trasferimento nelle partecipate

È la novità venuta fuori da un incontro con i sindacati in commissione Bilancio dell'Ars e che riporta in primo piano l'enorme bacino di lavoratori transitati due anni fa nella Social Trinacria onlus, che li ha contrattualizzati e ha siglato le convenzioni con 190 enti idonei a ricevere il personale

PALERMO. Per gli oltre tremila ex Pip spunta all'orizzonte il trasferimento in una delle partecipate della Regione. È la novità venuta fuori da un incontro con i sindacati in commissione Bilancio dell'Ars e che riporta in primo piano l'enorme bacino di lavoratori transitati due anni fa nella Social Trinacria onlus, che li ha contrattualizzati e ha siglato le convenzioni con 190 enti idonei a ricevere il personale. Ma Fisascat, Uiltucs, Usb/Rdb, Cisas Flat temono per il futuro di questi lavoratori, che costano alla Regione 36 milioni all'anno, ma per i quali non sarebbe garantita la copertura finanziaria per il 2013.


«Non c'è stato alcun appostamento di somme nel bilancio triennale, quindi si corre il rischio che per l'anno prossimo non ci siano fondi per pagarli - spiega Pietro La Torre, segretario della Uiltucs Sicilia -. Siamo tutti concordi che questa esperienza della onlus deve essere superata e occorre ricollocare questo personale in una delle partecipate della Regione, magari la ”Sicilia lavoro”, che per ora è una scatola vuota».


La conferma di queste manovre arriva dal presidente della commissione Bilancio, Riccardo Savona: «È un'ipotesi valida, che comunque deve fare i conti con le disponibilità finanziarie, ormai ridotte, della Regione. Una nuova realtà, più strutturata, consentirebbe sia un'ottimizzazione dei servizi che una razionalizzazione dei costi. Non sottovaluto, inoltre, la possibilità di concordare con il sindaco di Palermo una  convenzione , che consenta al Comune di usufruire del personale. Ritorneremo sulla questione insieme col presidente della Social Trinacria, Gioacchino Lavanco, e col Presidente della Regione».

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