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Con Milella ritornano gli anni ’80

MILANO. Fabio Milella, il nuovo tormentone dell’estate? A giudicare dal successo del singolo da lui riarrangiato “Che fico”, canzone cult degli anni ’80 che portava la firma di Pippo Franco nonché sigla di apertura della 32esima edizione del Festival di Sanremo, si direbbe proprio di sì. A 30 anni di distanza da quel tormentone, ritorna in auge ponendosi nuovamente ai primi posti in classifica su iTunes, e al video su Youtube, che è tutto un programma, grazie alla verve e all’energia di questo artista emergente. Ironico, scoppiettante e divertente, Fabio Milella è l’artefice di ElettroOttanta (pubblicato e distribuito da Halidon, www.halidon.it), l’ultimo suo disco appena uscito contenente appunto il singolo. Da Pippo Franco a Lorella Cuccarini, da Rino Gaetano a Ricchi e Poveri, da Raffaella Carrà a Heather Parisi, passando per Umberto Balsamo e Righeira, Milella, con la sua solita e meravigliosa autoironia, ci fa rivivere i bei tempi andati di un’epoca dove tutto era in divenire e dove bastavano poche lire per essere felici.
Niente internet, niente smartphone o iPad, e per le notizie bisognava aspettare il tg: questi erano gli anni ’80. Un revival di quell’epoca ormai andata ma quanto mai attuale, le cui canzoni si incastrano perfettamente nella nostra realtà. Milella le rivive come divertissement, “per divertirmi e per divertire”, dice in maniera autoironica. “L’idea di questo disco è nata dalla voglia di stare bene, di ballare, di semplice spensieratezza, di sincerità. Questo non è il momento di riflettere troppo o di prenderci troppo sul serio. Ho voluto rivivere il contesto di un periodo, all’insegna dell’attualizzazione di quegli anni, recuperando alcuni aspetti essenziali che hanno sancito un’epoca.” Un salto temporale fatto con maestria, arrangiando i pezzi in chiave elettronica e dance, utilizzando il sintetizzatore analogico e il vocoder, due degli strumenti che caratterizzarono il sound degli anni ’80. Da la “La notte vola” a “Ballo ballo”, da “Cicale” a “L’estate sta finendo”, da “Gianna” a “Cacao meravigliao” da “Se m’innamoro” a “Balla”, per un totale di 9 must degli anni ’80 e di un brano inedito, “Dolce stella blu”, ballata composta dallo stesso artista. Il disco è stato registrato e mixato all’Accademia del Suono e al Sound Lab Studio di Milano, da Fausto Dasè e Gabriele Simoni e masterizzato al Nautilus Mastering Studio di Milano da Antonio Baglio.

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