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Piano regolatore del porto, dietrofront del Consiglio ed è polemica

Sala delle Lapidi revoca l’intesa con l’Autorità portuale. I nodi della contesa relativi ai porti turistici. La replica: abbiamo agito legittimamente, aspettiamo le motivazioni dell'atto

PALERMO. Il Consiglio comunale di Palermo ha approvato la delibera in autotutela proposta dal consigliere Totò Orlando (Idv) che sancisce la revoca dell'intesa tra l'amministrazione e l'Autorità portuale, che era propedeutica alla definizione del piano regolatore generale del porto.
Torneranno dunque nelle competenze del Comune alcune attività gestite finora dall'Autorità portuale, guidata da Nino Bevilacqua, come i porticcioli turistici e le aree della costa da Sant'Erasmo all'Arenella. Durante la seduta è stata letta una nota indirizzata dal sindaco al Consiglio, con la quale Leoluca Orlando spiegava le ragioni della revoca dell'intesa tra Comune e Autorità portuale che era stata avallata dall'ex sindaco Diego Cammarata.
Non appena saranno definite tutte le procedure burocratiche, il Comune potrà contare su introiti che andranno dai 70 ai 100 milioni di euro all'anno. "Adesso bisogna accelerare l'iter burocratico - dice il consigliere Orlando - per far sì che il Comune entri in possesso delle aree per gestirle meglio, per incassare gli introiti e dunque reinvestirli nei servizi per i cittadini e per concordare con gli operatori l'utilizzo di questo patrimonio che rappresenterà un volano per lo sviluppo dell'intera città".
L’Autorità Portuale di Palermo replica con una nota. “In merito alle notizie apparse sulla stampa – si legge –, l’Autorità Portuale di Palermo, nel confermare l’assoluta legittimità del proprio operato, ribadisce di avere trasmesso, nel 2008, al Comune di Palermo, il Piano regolatore portuale, in base alla legge 84/94, per ottenere l’intesa prevista per legge. E, a seguito della delibera d’intesa del Consiglio comunale del novembre 2011, l’Autorità portuale ha proseguito nell’iter approvativo del Prp secondo legge. Oggi, giugno 2012, si apprende dalla stampa della revoca dell’atto deliberativo da parte dello stesso Consiglio comunale ancora in carica. In relazione a quanto sopra, al fine di poter esprimere le proprie osservazioni in merito, si aspetta di conoscere le specifiche e sopraggiunte motivazioni che saranno riportate nel nuovo atto”.

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