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Immigrazione, tre arresti ad Avola per favoreggiamento

Sono ritenuti componenti di una organizzazione transnazionale dedita al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e alla permanenza di clandestini

AVOLA. Tre persone, Antonio e Sebastiano Canto, padre e figlio, di 60 e 26 anni, e Corrado Caruso, di 39, tutte di Avola (Siracusa), sono state arrestate nelle prime ore di stamane da agenti delle squadre mobili delle Questure di Siracusa e di Trento perchè ritenuti componenti di una organizzazione transnazionale dedita al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e alla permanenza di clandestini.


L'operazione è stata denominata «Daka». Gli arresti sono stati eseguiti al termine di una indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Trento, che ha poi trasmesso gli atti alla procura della Repubblica di Siracusa. L'indagine è stata avviata nell'agosto del 2010 dopo che gli agenti della squadra mobile di Trento riscontrarono anomalie in 63 richieste di nulla osta al lavoro stagionale (settore agricolo) di bengalesi e presentate tramite il sistema telematico «Sistema
per l'immigrazione (Spi) da Antonio e Sebastiano Canto. Gli investigatori poi accertarono che erano state presentate 855 domande per lavoro stagionale per bengalesi in 13 province
italiane (Reggio Emilia, Mantova, Ragusa, Frosinone, Parma, Salerno, Grosseto, Treviso, Verona, Latina, Parma, Terni e Siracusa).


Dalle indagini è emerso che l'organizzazione aveva la sua base operativa nella provincia di Siracusa. Perquisizioni nelle abitazioni di alcuni indagati sono state compiute nel territorio di Avola, a Ragusa e Monfalcone, in provincia di Gorizia. Ulteriori particolari sull'operazione saranno resi noti durante un incontro fissato per le 11 negli uffici della squadra mobile della questura di Siracusa.

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