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Tindari, zecche anche al teatro Greco: annullato uno spettacolo

Nei giorni scorsi era venuta fuori la notizia della chiusura per una settimana di una zona dell’area archeologica, grazie alla segnalazione giunta alla trasmissione radiotelevisiva «Ditelo a Rgs». In quell’occasione era emerso anche come alla base dei mancati interventi di diserbo fosse la carenza di risorse regionali

TINDARI. Riesplode l'allarme per la presenza di zecche nell'area archeologica di Tindari e per la prima volta anche all'interno del teatro greco, tanto che, per precauzione, «Andromaca», la cui rappresentazione era prevista per ieri sera, è stata annullata. Nei giorni scorsi era venuta fuori la notizia della chiusura per una settimana di una zona dell’area archeologica, grazie alla segnalazione giunta alla trasmissione radiotelevisiva «Ditelo a Rgs». In quell’occasione era emerso anche come alla base dei mancati interventi di diserbo fosse la carenza di risorse regionali.



Immediato ieri l’intervento del sindaco di Patti, Mauro Aquino. «A seguito dell'ulteriore segnalazione di punture di acari parassiti e più precisamente zecche, all'interno dell'area archeologica di Tindari, ho convocato presso l'aula consiliare di Palazzo dell'Aquila, un vertice al quale sono stati invitati il dirigente del Parco Archeologico delle Isole Eolie, di Milazzo e di Tindari, Umberto Spigo, il dirigente della Riserva Naturale Orientata di Marinello, l'Asp, Azienda sanitaria provinciale di Messina con il servizio veterinario di Patti e l'ufficiale sanitario». L’incontro è previsto per oggi. «È mia intenzione - spiega Aquino - affrontare la questione in modo diretto, insieme a tutti gli enti interessati, per cercare di trovare una soluzione definitiva. Il problema - aggiunge - esiste da sempre, nell'area archeologica di Tindari, anche se quest'anno per fattori esclusivamente naturali si è manifestato in forma più rilevante».



Evidentemente, non sono serviti a nulla i numerosi interventi di scerbatura e di disinfestazione nell'area archeologica di Tindari accessibile dai visitatori, che l'amministrazione comunale già nelle scorse settimane aveva fatto effettuare, con un impegno economico di circa 20 mila euro. Tutto ciò, secondo quanto sostengono gli esperti del settore, è causato in gran parte dalla presenza di numerosi animali selvatici nella zona della Riserva Orientata di Marinello, che include anche l'area archeologica e che rappresenta il principale veicolo di diffusione di parassiti.



L’allarme zecche era scattato lo scorso 24 maggio, quando addosso ad alcuni alunni di una scolaresca di Alcamo sono state trovate delle zecche, circostanza resa nota ina una dichiarazione al Giornale di Sicilia dal direttore del Parco archeologico, Umberto Spigo. A segnalarlo furono gli stessi insegnanti. Da qui scattò l'immediato intervento del sindaco Aquino con tutti gli interventi già descritti, ma che evidentemente non hanno dato i risultati sperati.
Il sindaco si augura che dal summit previsto per oggi possano scaturire le misure adatte per risolvere il problema, garantendo innanzitutto l'incolumità dei visitatori, e nello stesso tempo, sempre se ci sarà la massima sicurezza sanitaria, poter continuare a dare vita alla stagione teatrale, che quest'anno si presenta particolarmente interessante. Infatti, diversi attori e compagnie teatrali, già avevano assicurato la loro presenza, con in primis, gli attuali conduttori di «Striscia la Notizia», i comici palermitani Ficarra e Picone.

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