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Palermo, società comunali e teatri Invito alle dimissioni per gli amministratori

La richiesta di Orlando è rivolta soprattutto ai cda di Amap, Amat, Amg, Sispi. Ma la giunta pressa per un cambio anche nei vertici del Massimo e del Biondo dove il Comune ha un rappresentante

PALERMO. Società partecipate ed enti culturali: via gli amministratori. La giunta Orlando chiede le dimissioni di tutti i vertici. E lo fa appellandosi allo spoil system, frase inglese che significa la sostituzione sistematica di tutti i dirigenti quando cambia il quadro politico di un governo. Nessun atto formale, ovviamente, ma l’attesa che gli amministratori e i revisori dei conti man mano rassegnino le dimissioni. L’invito del «tutti a casa» è rivolto in particolare ai cda di Amap, Amat, Amg, Sispi (sono tutti in scadenza tra circa un anno) e di tutte le società che hanno al loro interno rappresentanti nominati dal Comune, il caso più significativo in questo caso è quello della Gesap. Non sono esclusi da questa richiesta anche se il rapporto è diverso le istituzioni culturali come il teatro Massimo, il Biondo e la Foss, l’orchestra sinfonica, dove il Comune conta un rappresentante. Restano fuori da questo grande giro di vite l’Amia che è in amministrazione straordinaria e la Gesip che è in liquidazione e se ne sta tentando il salvataggio.
A dare sostanza all’appello è l’assessore alle Aziende partecipate Cesare Lapiana: «La prassi vuole che quando si insedia una nuova amministrazione i cda delle società partecipate rassegnino le dimissioni. D’altra parte ci vuole un segno di discontinuità. Il presidente dell’Amat Mario Bellavista si è già dimesso, altri cda stanno seguendo l’esempio. Della Sispi non so nulla ma cercheremo di convincerli. Io stesso domani invierò una lettera a tutte le società in cui chiederò di non intraprendere nei prossimi giorni nessuna azione di carattere organizzativo come spostare personale, creare dipartimenti o altre iniziative simili. Sarebbe inutile visto che abbiamo intenzione di nominare subito nuovi vertici». Lapiana ha fretta e sottolinea che il Comune ha lanciato il bando (ne parliamo in un altro articolo) per selezionare i nuovi componenti del cda, una scelta che faranno i componenti della giunta interessati con il sindaco. «Stiamo cercando energie nuove, gente che abbia consolidate esperienze, il bando scade il 18 giugno. Esamineremo i curricula e poi decideremo. Vogliamo che ai primi di luglio parta il nuovo corso in tutte le società partecipate». Un discorso a parte merita la Gesap, la società che gestisce l’aeroporto Falcone-Borsellino dove il Comune non è socio di maggioranza. «Anche in questo caso - dice ancora Lapiana - faremo valere le nostre ragioni. Sappiamo che il 15 è stata convocata un’assemblea dei soci per definire alcune cose importanti tra cui un aumento di capitale. Sarebbe gradito che anche alla Gesap ci sia un ricambio degli amministratori che rappresentano il Comune».
Poi c’è il capitolo enti culturali, Massimo e Biondo soprattutto. E lì la questione si fa più delicata perché non c’è con i cda il rapporto diretto come nel caso del Comune con le società partecipate. Ma la musica non cambia. Dice con una punta di diplomazia Francesco Giambrone, assessore alla Cultura: «L’appello per le fondazioni ovviamente non può essere lo stesso che il sindaco Orlando rivolge ai vertici delle partecipate. Resta tuttavia l’esigenza della discontinuità rispetto alla precedente amministrazione. E voglio precisare che non c’è nessuna voglia di dare spazio ad appartenenze politiche o partitiche. Semmai l’idea che le istituzioni culturali devono essere in sintonia con l’idea di città che ha il sindaco». E poi ricorda: «Io da sovrintendente del Massimo rimisi il mio mandato cinque giorni dopo l’insediamento di Cammarata». In ogni caso proprio per il Massimo sembra che Orlando, in qualità di presidente della fondazione Massimo abbia inviato due lettere, una al vice presidente Carlo Varvaro e un’altra al sovrintendente Antonio Cognata in cui annuncia la revoca di tutte le deleghe a qualunque titolo concesse. Un chiaro segnale di discontinuità per un cda la cui scadenza è fissata sulla carta nel 2014. Cognata, interpellato sull’argomento, non ha voluto rilasciare dichiarazioni e non ha confermato né smentito la lettera del sindaco. Tra l’altro Cognata è anche componente del cda in rappresentanza del Comune dell’orchestra sinfonica e neanche questa carica è destinata a sfuggire allo spoil system.

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