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Governo nuovo, vecchi vizi

A mettere troppe toppe nella giacca, alla fine, si rischia solo di essere impresentabili. È ormai sotto gli occhi di tutti che a Palazzo d’Orleans c’è un governo rattoppato e senza più una maggioranza

A mettere troppe toppe nella giacca, alla fine, si rischia solo di essere impresentabili. È ormai sotto gli occhi di tutti che a Palazzo d’Orleans c’è un governo rattoppato e senza più una maggioranza. Con assessori che escono ed entrano, come al luna park. Addirittura, ieri, uno avrebbe lasciato per fare posto ad un altro solo perché è più funzionale ai piani del presidente. Non è esattamente ciò che si chiama «politica per la gente». Così come non lo è la tornata di nomine appena iniziata. Non bastano i consulenti, ora si è passati agli uffici speciali. Senza contare che, nonostante la  riforma , gli uffici di gabinetto possono allargarsi di nuovo per effetto delle imminenti elezioni regionali. Inutile chiedersi chi paga o se ciò sia utile alla crescita della Sicilia, agli imprenditori che aspettano soldi da anni, ai lavoratori che pagano le tasse e vorrebbero avere servizi decenti. Insomma, questo nuovo governo non ha proprio nulla di diverso da tanti altri visti in Sicilia. Il vizio è sempre lo stesso. Anzi, ormai è una vera e propria cancrena.

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