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Armao verso la Serit, "manovrina" per i precari

Lombardo sta sondando il terreno per mettere l'assessore all'Economia alla guida dell'agenzia di riscossione. Inoltre il presidente della Regione vorrebbe garantire ai 18.500 lavoratori degli enti locali almeno una proroga sui contratti. Ma il Pd intanto lavora alla mozione di sfiducia nei confronti del governatore

PALERMO. Mentre si prepara a dirottare Gaetano Armao dall’Irfis alla Serit e portare all’Ars una manovrina destinata a varie categorie di precari, Raffaele Lombardo registra l’attacco più duro dall’ormai ex principale alleato. Anche il Pd lavora alla mozione di sfiducia. E, novità, non sono più solo il segretario Lupo e l’area che fa capo a Mattarella a proporre la mozione contro il presidente: da ieri la chiedono anche gli ex margheritini Francantonio Genovese e Nino Papania. E non la esclude più neppure Antonello Cracolici.


Le ultime staffette in giunta e la pioggia di nomine nel sottogoverno ha incrinato il rapporto tra Pd e Lombardo. Per Genovese e Papania «a dimissioni annunciate, non c’è alcuna motivazione nelle scelte del presidente. Sono dettate dalla difficoltà di immaginare un futuro per il suo partito e dalla voglia di lanciare una sfida, forse l’ultima, a tutti gli altri partiti». Nelle parole di Papania e Genovese c’è la conferma che, rotto l’accordo attuale, il Pd non guardi più a Lombardo neppure per le prossime Regionali: è a Udc, Idv e Sel che guardano i democratici. Un cantiere i cui lavori sono già aperti. Da qui la sfida, per usare le parole di Genovese, che porta Lombardo a favorire i partiti di quel Nuovo polo (Mpa, Api, Fli e Mps) che ormai è la sua coalizione in vista del voto. Genovese sposa allora la proposta del leader Udc Gianpiero D’Alia (ma ce n’è una analoga di Rudy Maira del Pid): «Bisogna approvare una legge che preveda, alla scadenza del mandato del presidente, la decadenza di tutti gli incarichi». Infine, gli ex margheritini ritengono che bisogna «ostacolare anche con soluzioni drastiche il tentativo di formare un governo con fini elettoralistici». È una posizione su cui si sposta anche Cracolici: «Non consentiremo che il governo sia trasformato in un gigantesco comitato elettorale».


Sia Genovese che Cracolici non si spingono ancora a chiedere a Mario Centorrino e Pier Carmelo Russo l’uscita dal governo: anche perchè i due assessori alla Formazione e alle Infrastrutture devono completare piani da ingenti spese che altrimenti lascerebbero a Lombardo. Ma la direzione regionale del Pd, spostata da lunedì a sabato prossimo, è ormai orientata verso la sfiducia. Che potrebbe essere votata all’Ars entro fine mese e anticipare, non di molto, le dimissioni che Lombardo ha fissato per il 28 luglio.


Lombardo però non si ferma. Registrata l’ostilità delle principali associazioni di categoria degli imprenditori alla nomina dell’assessore all’Economia Gaetano Armao alla guida dell’Irfis, il presidente sta sondando il terreno per dirottare la scelta sulla Serit che al termine del processo di riorganizzazione delle partecipate avrà un ruolo molto più influente dell’attuale (ma un compenso da 50 mila euro parecchio inferiore alle ambizioni di molti manager). Se non si libererà la poltrona all’Economia, non entrerà in giunta Riccardo Savona, il deputato palermitano leader dell’Mps che ha rifiutato l’assessorato ai Rifiuti.


Ma nei piani di Lombardo l’Mpa va rafforzato in vista della campagna elettorale: l’Economia va quindi assegnata al movimento che lui stesso ha contribuito a creare. Savona, da presidente della commissione Bilancio dell’Ars, sta intanto pilotando una manovrina economica che l’Ars esaminerà da martedì prossimo. Contiene norme che correggono lacune della riforma dei consorzi Asi (e probabilmente aumentano i compensi dei commissari liquidatori) attribuendo maggiori poteri di controllo all’assessorato alle Attività produttive. La manovra contiene misure che tenteranno di garantire ai 18.500 precari degli enti locali - tanti sono risultati all’ultima conta - almeno una proroga dei contratti. Mentre trasferirà il personale della Fiera di Messina alla Resais. L’emergenza precari è segnalata da giorni dall’Asael, l’associazione degli amministratori degli enti locali guidata da Matteo Cocchiara. Il presidente della commissione bilancio all’Ars Riccardo Savona

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