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Palermo, maxi sequestro di tonno rosso

In tre giorni sequestrati complessivamente 7.500 kg di pesce, per un valore complessivo di oltre 60mila euro

PALERMO. Maxi sequestro di tonno rosso a opera degli uomini della capitaneria di porto di Palermo, in collaborazione con gli uffici marittimi dipendenti di Terrasini, Termini Imerese e Cefalù e con la collaborazione dei carabinieri di Carini (Pa) e della squadra nautica della questura di Palermo.    
Nel corso degli ultimi giorni, in tre diverse operazioni, sono stati sequestrati complessivamente 7.500 kg di tonno rosso, per un valore complessivo superiore a 60mila euro. La Capitaneria sottolinea che "la cattura di tale prodotto ittico é consentita secondo un rigido sistema di controllo a favore di un numero ristretto di imbarcazioni in possesso di permesso speciale". Il commercio illegale di tonno rosso, oltre a provocare una diminuzione dello stock ittico, "comporta altresì il mancato rispetto delle norme sulla tracciabilità dei prodotti ittici nonché palesi violazioni in materia igienico-sanitaria, evasione fiscale e danno economico agli operatori della pesca che svolgono le attività di pesca del tonno rosso nel rispetto delle regole". Sono stati sanzionati motopesca, furgoni, ambulanti, imprese di pesca e sono stati elevati verbali amministrativi per 4 mila euro a quattro operatori.     
In una delle operazioni di sequestro si è rilevata fondamentale la collaborazione di un cittadino che ha telefonato alla guardia costiera segnalando lo sbarco di tonno. Nel corso dei sequestri nei confronti dei venditori ambulanti, il tonno rosso è sempre stato giudicato, dal servizio veterinario, non idoneo al consumo alimentare a causa dell'elevata temperatura delle masse muscolari che comportava un rischio di nocività del prodotto. Quello ritenuto commestibile è stato venduto all'asta al mercato ittico.

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