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Calcioscommesse, arrestati Mauri e Milanetto

Al capitano della Lazio e l'ex giocatore del Genoa gli inquirenti contesterebbero il reato di associazione a delinquere finalizzato alla truffa e alla frode sportiva. Diciannove gli arresti, coinvolti anche Conte, Criscito (escluso dagli Europei), Bonucci e anche Bobo Vieri

CREMONA. E' di nuovo bufera sulla serie A dopo l'ennesimo blitz contro il calcioscommesse: raffica di arresti e perquisizioni in Italia e all'estero. Nel mirino un'organizzazione transnazionale dedita alle combine degli incontri. Coinvolti a vario titolo nomi eccellenti del calcio italiano: il laziale Stefano Mauri, il difensore della Nazionale Domenico Criscito, il giocatore del Padova, ex Genoa, Omar Milanetto, il tecnico della Juve Antonio Conte. Blitz della polizia anche nel ritiro di Coverciano per eseguire perquisizioni.

Anche gli indagati di questa nuova tranche dell'inchiesta devono rispondere dei reati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva. Complessivamente sono stati emessi 19 provvedimenti, 10 dei quali riguardano ex giocatori e calciatori di A, B e Lega Pro. Il centrocampista della Lazio, Stefano Mauri, è stato arrestato cosi' come l'ex giocatore del Genoa, ora al Padova, Omar Milanetto. Domenico Criscito, destinatario della perquisizione nel ritiro della Nazionale, è accusato di associazione a delinquere finalizzata alla frode e alla truffa sportiva.

Le società Lazio e Lecce sono coinvolte nella nuova inchiesta? "Non posso escludere nulla", ha detto il procuratore di Cremona Roberto Di Martino sottolineando che allo stato c'é la dichiarazione di uno degli ungheresi arrestati secondo il quale sarebbero coinvolti i club. In occasione di Lecce-Lazio i giocatori delle squadre, fra cui Stefano Mauri, sarebbero stati corrotti con 600 mila euro, ha detto il procuratore di Cremona  sottolineando che quella partita fruttò all'organizzazione un guadagno di 2 milioni.

E' stato arrestato anche il calciatore dell'Albinoleffe Matteo Gritti. Il gip di Cremona Guido Salvini non ha accolto la richiesta di arresto avanzata dalla procura nei confronti dell'attaccante del Genoa Giuseppe Sculli, indagato per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva.

Dopo Criscito, un altro giocatore della Nazionale è indagato nell'indagine sul calcioscommesse: è il difensore della Juventus Leonardo Bonucci. L'iscrizione, secondo quanto si apprende, è stata fatta formalmente dalla procura di Cremona ma gli atti verranno girati quanto prima alla procura di Bari. "Se Bonucci sta bene - conferma Cesare Prandelli - sarà nella lista dei 23 per l'Europeo".

Anche l'ex giocatore Bobo Vieri risulta iscritto nel registro degli indagati della Procura di Cremona nell'ambito dell'inchiesta su calcioscommesse. Il nome di Vieri era stato fatto nella prima fase dell'inchiesta nel corso di una telefonata tra Antonio Bellavista e Ivan Tisci, il cui contenuto è depositato nell'ordinanza con cui il gip Guido Salvini dispone nuovi arresti. Tisci, ricostruisce il giudice, manifesta il suo interessamento anche nella partita Inter-Lecce. Il 21 marzo 2001 alle 11.02 apprendeva da Bellavista che il boss (Tan Seet Eng) aveva in quel momento carenza di denaro da puntare, tanto è vero che lo stesso Bellavista gli aveva proposto di fare "il regalo ai giocatori" e di dare a loro 5.000 euro a testa. Tisci riferiva a Bellavista "di essersi recato a Milano e di aver appreso dai giocatori, ai quali si era unito Bobo Vieri, che la squadra dell'Inter aveva fatto dei danni in quanto tutti avevano scommesso sull'over per la notizia che si era sparsa in giro"

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