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Sanità, i dirigenti dell’assessorato: basta con la falsa antimafia

PALERMO. "Nessuno metta in dubbio la correttezza, la serietà e la professionalità del nostro operato. Lavoriamo e agiamo secondo i valori che ci hanno insegnato i nostri genitori e siamo orgogliosi del processo di rinnovamento che abbiamo contribuito a 'innescare' nel sistema sanitario siciliano". A parlare sono Lucia Borsellino, Carlo Maiorca e Angelo Aliquò, rispettivamente dirigente generale, capo segreteria particolare e capo segreteria tecnico dell'assessorato regionale alla Salute, facendo riferimento a "maldicenze e facili equazioni - hanno precisato in conferenza stampa - di chi fa solo antimafia a parole".    
Il riferimento è a chi nei giorni scorsi "ha parlato di 'rossore' che dovrebbe provare l'assessore regionale Massimo Russo - hanno aggiunto - e noi stessi a lavorare in questo governo regionale e in questo assessorato. Noi abbiamo lavorato e continueremo a lavorare con estrema professionalità ed etica e non permettiamo a nessuno di fare una facile morale".    
Borsellino, Maiorca e Aliquò sono anche i firmatari di una "Lettera aperta ai siciliani" in cui scrivono: "abbiamo sempre e solo visto, più che mai in questi giorni subdoli, tentativi di creare isolamento, invitando a farsi da parte. Non abbiamo visto questi rappresentanti della società civile né i media fermarsi serenamente a riconoscere i fatti né apprezzare i risultati, riconosciuti e validati da Ministeri, fondazioni e centri studi universitari".   
"A chi giova interrompere questi risultati? - hanno aggiunto - a chi giova non alimentare la fiducia in una Sicilia capace di farcela da sola?". Per questo consapevoli di valori condivisi da e con i nostri padri "abbiamo più volte chiesto all'assessore Russo di non demordere e di farsi vincere dallo sconforto. Siamo certi che dinanzi all'oggettività di eventuali fatti incompatibili con questi valori anche le scelte dell'assessore, cui fino ad ora abbiamo chiesto di restare, non potranno che essere consequenziali".

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