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Regione, Pd: sprint finale per trovare un'intesa

Ore cruciali per il Partito democratico siciliano, alla vigilia dell'assemblea regionale. Domenica il segretario Giuseppe Lupo sarà chiamato ad affrontare una mozione di sfiducia presentata dall'area Cracolici-Lumia e da Innovazioni, che fa capo a Genovese e a Papania. Per evitare il commissariamento si starebbe lavorando a trovare un'intesa tra le varie anime del partito

PALERMO. Sono ore cruciali per il Partito democratico siciliano, alla vigilia dell'assemblea regionale. Domenica il segretario Giuseppe Lupo sarà chiamato ad affrontare una mozione di sfiducia presentata dall'area Cracolici-Lumia e da Innovazioni, che fa capo a Genovese e a Papania. Per evitare il commissariamento si starebbe lavorando a trovare un'intesa tra le varie anime del partito. «Stiamo cercando di trovare un accordo, perché in questo momento di grande difficoltà del partito sarebbe stato meglio avviare una fase di coordinamento», spiega il senatore Nino Papania.


Che subito ammette «la probabilità che domenica si vada alla conta». Sulla carta Lupo non avrebbe i numeri. Sono 188 le firme in calce al documento di sfiducia e ne basterebbero 186 per sfiduciarlo. Il segretario si augura «che prevalga il senso di responsabilità di tutti e in particolare di chi ha presentato, con motivazioni smentite dai risultati elettorali, la mozione. Io continuo a lavorare per l'unità del Pd». La corrente che fa capo a Bernardo Mattarella, Mirello Crisafulli, Tonino Russo ed Enzo Bianco non voterà la mozione. Area che continua a chiedere di «togliere la spina» al governo Lombardo.

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