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Ferrandelli: nessun apparentamento

Il candidato sindaco smentisce possibili accordi: “I patti si rispettano, non apro trattative con chi ha distrutto Palermo in questi anni”. Anche il Pid non cercherà intese

PALERMO. "Non ci sarà nessun apparentamento con i partiti al ballottaggio, perché i patti si rispettano, non apro trattative con chi ha distrutto Palermo in questi anni. Non tradisco i palermitani e chi ha creduto nella mia candidatura che ha rotto linee politiche predeterminate a livello romano". Lo ha detto durante una conferenza stampa Fabrizio Ferrandelli, candidato sindaco a Palermo (Pd, Sel e altre liste), arrivato secondo al ballottaggio con il 17,34 per cento dei consensi.    
"Non sarò mai interno a dinamiche di partiti e non antepongo il bene della città a interessi di bottega - ha aggiunto - fare apparentamenti aprirebbe scenari sconfinati, ma siamo convinti di vincere con onestà e chiarezza ma soprattutto con dignità. Le pressioni arrivano ma io sono un uomo libero e gli uomini liberi agiscono secondo coscienza".

PID. La direzione regionale del Pid, in una nota sull'analisi del voto alle ultime elezioni amministrative sottolinea gli "importanti risultati" ottenuti. "Non solo quello straordinario di Palermo, insieme alla lista Amo Palermo - si legge nella nota - ma anche quello di Agrigento, Sciacca, Castelvetrano, Avola, Aragona, Alcamo, e altri ancora, e rilancia la proposta del Cantiere popolare, nella convinzione che si debba proseguire nel percorso già intrapreso e che mira alla costituzione di un'area dei moderati che si ispiri alla migliore tradizione del popolarismo, per un rafforzamento del centrodestra nel Paese". "La direzione regionale ha deciso che, nel rispetto dell'indirizzo politico e della linea di partito, il Pid non procederà ad apparentamenti in occasione dei prossimi ballottaggi, soprattutto con le forze che in Sicilia hanno sostenuto il governo Lombardo".

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