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Protestano contro i tagli, concerto degli orchestrali davanti all'Ars

Tra le note dei Vespri Siciliani di Giuseppe Verdi e della sinfonia del Nuovo Mondo di Antonin Dvorak, il concerto di artisti e musicisti siciliani contro i tagli ai finanziamenti del 30% delle risorse per le attività delle istituzioni culturali, stabilito dalla Finanziaria regionale varata qualche giorno fa

PALERMO. In scena in piazza davanti la sede dell'assemblea regionale per protesta tra le note dei Vespri Siciliani di Giuseppe Verdi e della sinfonia del Nuovo Mondo di Antonin Dvorak, il concerto di artisti e musicisti siciliani contro i tagli ai finanziamenti del 30% delle risorse per le attività delle istituzioni culturali, stabilito dalla Finanziaria regionale varata qualche giorno fa.



"A suonare sono stati alcune centinaia di musicisti. Camice scure d'ordinanza e strumenti e sgabelli al seguito, hanno sostenuto che »la cultura fa economia. E fa lievitare anche l'appeal turistico del territorio", dice di Maurizio Bernava, egretario della Cisl Sicilia.  In piazza del Parlamento c'erano i musicisti dell'Orchestra sinfonica (Foss), del teatro Bellini di Catania, del Vittorio Emanuele di Messina. C'erano artisti, orchestrali e coristi del Teatro Massimo di Palermo. C'era il Brass, la fondazione che ha alimentato per decenni, nell'Isola, tecnica e cultura del jazz. E c'erano artisti di istituzioni culturali cosiddette minori. Hanno suonato, tra l'altro, per "rivendicare - afferma la Cisl - il diritto alla stabilizzazione dei tanti precari, in molti casi ultradecennali, che lavorano per teatri e fondazioni siciliani".

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