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Processo Denise, il mistero di una telefonata

TRAPANI. "Stefania Letterato fornì il suo telefono ad Anna Corona e questo emerge dalle
intercettazioni». A dichiararlo è stato il consulente dell'accusa Gioacchino Genchi, ascoltato per la terza udienza consecutiva in Tribunale a Marsala, nel processo per il sequestro della piccola Denise Pipitone, scomparsa da Mazara del Vallo (TP) il primo settembre 2004.


Gli imputati sono Jessica Pulizzi, 25 anni, sorella (per parte di padre) della bambina rapita, che è accusata di concorso in sequestro di minorenne, e il suo ex fidanzato Gaspare Ghaleb, 27 anni, che deve difendersi dall'accusa di false dichiarazioni al pubblico ministero.  Genchi ha continuato a riferire sull'esito dell'incarico affidatogli dalla Procura di Marsala, e cioè sull'esame dei tabulati telefonici relativi alle intercettazioni effettuate in fase d'indagine. Anche nell'udienza di oggi è stato affrontato il tema relativo all'amicizia tra Anna Corona, madre di Jessica
Pulizzi, indagata in un secondo filone d'inchiesta, e Stefania Letterato, all'epoca dei fatti fidanzata dell'allora dirigente del commissariato di polizia di Mazara del Vallo, Antonio Sfameni, che poi ha sposato. Genchi ha ribadito che «con l'avvio delle intercettazioni si interruppero i contatti
telefonici tra Corona e Letterato e quest'ultima smise di usare il suo telefono cellulare, mentre prima i contatti telefonici tra le due donne erano stati numerosissimi».


Il consulente ha detto di avere riferito, a suo tempo, queste circostanze ai magistrati della Procura di Marsala che conducevano l'inchiesta, evidenziando che non spettava a lui
avviare un'indagine per scoprire se c'era stata una fuga di notizie circa la decisione di intercettare i telefoni di Anna Corona. Su questi temi, Genchi, secondo il quale «è chiaro che Anna Corona ebbe subito consapevolezza di essere intercettata», continuerà a deporre il prossimo 15 giugno. 

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