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Comunali, caos sul conteggio dei voti: verifiche in corso

Problemi sulle percentuali in particolare a Misterbianco (Catania), Erice (Trapani) e Villabate (Palermo): diversi i dati di Regioni e Comuni

PALERMO. I risultati delle elezioni amministrative in Sicilia sono al vaglio degli uffici
dell'assessore regionale per le Autonomie locali, Caterina Chinnici, che «stanno provvedendo - dice una nota - a fare le verifiche del caso per sciogliere i dubbi sulla differente interpretazione della norma elettorale».


Problemi sul conteggio delle percentuali sia nel capoluogo che in altri Comuni siciliani e in particolare a Misterbianco (Catania), Erice (Trapani) e Villabate (Palermo). Ci sono infatti discrasie, anche evidenti, tra i conteggi degli uffici dell'assessorato regionale agli Enti locali e quelli dei Comuni.    



Con la nuova legge elettorale, varata l'anno scorso in Sicilia, non è più valido il cosiddetto "voto di trascinamento" che permetteva al candidato sindaco (anche qualora la sua casella nella scheda elettorale non fosse barrata) di ricevere il voto della lista a lui collegata. Con il nuovo sistema non sono più validi per il sindaco questo tipo di voti, valgono quindi solo le effettive preferenza espresse barrando il nome del candidato prescelto. Gli altri voti vanno solo alla lista. Questo nuovo sistema ha messo in crisi la macchina dello scrutinio con sezioni che stanno ancora lavorando e altre in cui le operazioni di conteggio sono durate più di quindici ore.     
La percentuale va quindi, secondo gli Enti locali, calcolata sulla base dei voti effettivamente espressi per il sindaco e non su tutti i votanti. Inoltre, secondo la nuova legge, per  conteggiare la percentuale non si deve tenere conto dei voti nulli, ma solo dei voti validi. Su questo è in corso un vero e proprio contenzioso con alcuni Comuni che potrebbe essere risolto solo nei prossimi giorni.

IL CASO DI MISTERBIANCO. E' andato a letto sindaco, si è svegliato candidato al ballottaggio, per colpa di conteggi sulle percentuali fatti non tenendo conto della nuova legge regionale su scheda unica e voto disgiunto. E' accaduto a Antonio Di Guardo, deputato regionale del Pd, che si è candidato con delle liste civiche a sindaco di Misterbianco, incarico che ha ricoperto più volte in passato. Ma non si tratterebbe di un caso isolato. Di Guardo ieri sera ha festeggiato la sua rielezione, con un 56% di voti ottenuti, ma il conteggio ufficiale degli Enti locale della Regione Siciliana ha fatto 'crollare' questa mattina la sua percentuale di preferenze portandola sotto la soglie del 50%, esattamente al 42,88% e quindi dovrà andare al ballottaggio con il candidato di Mpa e Pdl, eccezionalmente alleati, Antonio Condorelli che ha avuto il 24,26%.

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