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Miccoli salva il Palermo nel derby: 1 a 1 col Catania

I rosanero vanno sotto con un gol di Legrottaglie nel primo tempo, ma il capitano rosanero riagguanta gli etnei per un pari che può valere molto. Gli uomini di Mutti salgono a quota 42 punti: ancora non è salvezza matematica

PALERMO. Un pari che accontenta tutti. L’1-1 nel derby tra Palermo e Catania serve ai padroni di casa per mettere in cascina un altro prezioso punto in chiave salvezza e ai rossoazzurri per uscire dal Barbera imbattuti e confermare una supremazia sui cugini che quest’anno è obiettivamente meritata. La classifica parla chiaro e i cinque punti di vantaggio degli uomini di Montella oggi si sono visti tutti. Anche guardando il doppio scontro tra Catania e Palermo, in questa stagione gli etnei meritano di chiudere davanti ai rosanero. Organizzazione, piedi buoni in mezzo al campo, veloci e piacevoli trame di gioco in attacco, grinta e centimetri in difesa. È tutto questo il Catania che ha costruito Montella, che nel primo tempo passa meritatamente in vantaggio con Legrottaglie, non soffrendo mai l’azione del Palermo. Dall’altro lato c’è un Palermo che strappa il pari con la grinta e il cuore più che col gioco e, come spesso è accaduto, con l’estro e la classe del suo capitano, Fabrizio Miccoli. È ancora lui per l’ennesima volta a tirare fuori i suoi dalle sabbie mobili. A questo punto sembra giusto attribuire al numero 10 rosa più di mezza salvezza del Palermo, arrivata grazie ai suoi gol e alle sue giocate. Anche oggi ha spesso predicato nel deserto.   

Il palleggio del Catania mette fin dai primi minuti in soggezione il Palermo. Lodi, Almiron, Barrientos e Gomez orchestrano il gioco che è un piacere. E proprio al 10’, da una verticalizzazione Barrientos-Gomez, arriva la prima palla gol del match. Migliaccio sale male, ma il Papu grazia i rosa tirando debolmente verso Viviano. Ma non è l’unica apprensione creata dai rossoazzurri nei primi minuti. Sulla trequarti rosa la squadra di Montella dà sempre l’impressione di poter creare qualcosa di pericoloso. Insomma, per sintetizzare in due sole parole, da un lato si assiste all’organizzazione degli ospiti, che sanno sempre cosa fare col pallone tra i piedi e dall’altro all’improvvisazione dei rosanero. E il Catania viene giustamente premiato dopo un’altra bella azione al 25’. Gomez cambia gioco e trova puntuale la sponda di testa di Barrientos che mette in mezzo e trova Legrottaglie per il più facile degli appoggi in rete. Gli uomini di Montella passano così meritatamente in vantaggio, conservando in scioltezza l’1-0 fino alla fine del primo tempo, vista la sterile reazione di Miccoli e compagni dopo il gol subito.

La ripresa, però, nasce sotto una buona stella per il Palermo che dopo appena tre minuti trova il pareggio col solito Miccoli. È perfetto al 48’ il lancio di Bertolo. Lo è altrettanto lo stop a seguire del capitano che calcia di sinistro sul primo palo. Carrizo non è perfetto ed è 1-1. Miccoli esplode la sua gioia sotto la curva dove sono sistemati i tifosi ospiti, che avevano schernito il capitano rosa a fine primo tempo. L’inerzia della gara sembra passata dalla parte dei rosa, anche se gli uomini di Mutti non pungono più di tanto la retroguardia etnea. Comincia la girandola dei cambi. Montella sostituisce Almiron e Barrientos con Seymour e Llama. E subito dopo è sfortunato, perché dopo appena un minuto è costretto a sostituire proprio Llama che si fa male. Al suo posto Catellani. Dall’altra parte Mutti opta per il primo cambio all’82’, quando Budan entra al posto di Hernandez, che pochi istanti prima si era esibito in una splendida rovesciata che va al lato di poco. Entrano anche Zahavi per Ilicic e Acquah per Bertolo.

Non succede altro fino alla fine. Per come è andata, i tifosi rosa possono essere contenti del punto conquistato, mentre gli etnei tornano a casa con qualche rimpianto. Ma alla fine è un pari che accontenta tutti.

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