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Angeletti: "Lo sciopero generale costerebbe troppo"

Il leader della Uil contrario all'ipotesi di scendere in piazza contro la riforma delle pensioni e sulle questioni legate al lavoro, alla crescita e al fisco: "Dovremmo augurarci che non ci sia, altrimenti si avrebbe un calo del Pil di quasi lo 0,5%"

ROMA. La Uil è contraria all'ipotesi di sciopero generale contro la riforma delle pensioni e le questioni legate al lavoro, alla crescita e al fisco. Lo afferma il leader Luigi Angeletti, secondo il quale una giornata di sciopero se riuscisse completamente porterebbe un calo di Pil di quasi lo 0,5%. «Sta andando molto male - ha detto  - sciopero generale? Dovremmo augurarci che non ci sia e se ci fosse davvero dovremmo sperare che vada molto male senno si avrebbe un calo del Pil di quasi lo 0,5%».

La Uil considera inoltre «un'altra pessima notizia» il calo del potere d'acquisto delle retribuzioni che emerge oggi dai dati Istat. «Si tradurrà - ha detto il numero uno della Uil Luigi Angeletti - in altra disoccupazione. I salari crescono meno dell'inflazione, aumentano le tasse e tutto questo significa un'altra contrazione dei consumi, della produzione e un aumento della disoccupazione». Nel 2012, secondo la Uil, si supererà il 10% della disoccupazione

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