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Palermo, dopo 50 anni chiude uno storico negozio di dischi

Paolo Emilio Taormina da mezzo secolo gestisce una vera e propria bottega della musica, tra le più antiche d'Italia. Una festa per salutare tutti i suoi amici e clienti

PALERMO. C'era una volta il disco in vinile. Quello grande e di colore nero che non si comprava su internet ma si sceglieva in base alla copertina. E che bisognava maneggiare con cura per evitare che si graffiasse. Oggi è difficile trovarlo. Roba da appassionati o collezionisti. Ma c'è qualcuno che ha mantenuto vivo il ricordo in città con la sua bottega di musica, tra le più antiche non solo in Sicilia ma anche in Italia. È Paolo Emilio Taormina. Per gli amici, i clienti e i commercianti vicini di via Terrasanta, semplicemente Paolo. Proprio loro, ieri pomeriggio, hanno organizzato un brindisi per festeggiare i suoi 50 anni di carriera.


E per dare l'addio allo storico punto vendita - aperto nel 1962 quando Taormina era appena ventitreenne - che chiude i battenti. Oggi che di anni ne ha 74, Paolo ha deciso di spostare la sua attività in rete. «Venderò tutti i dischi e i racconti che scrivo per diletto su E Bay - racconta -: oggi purtroppo, tra la crisi economica e la cultura che è cambiata, non è facile mantenere una piccola bottega come la mia. Sono comunque grato ai miei clienti, che mi hanno insegnato tanto in questo mezzo secolo trascorso insieme».


Tanti i condomini del civico 73, proprio sopra al negozio, che hanno partecipato alla piccola festa a sorpresa. «Antiche attività come questa nel cuore della città - dice Fiorella Scaturro, una storica cliente - sono importanti perchè mantengono vivo il tessuto sociale che sta a poco a poco scomparendo». Tutti descrivono Paolo come una persona riservata, una presenza discreta, mai invadente, sempre pronta ad accogliere gli appassionati di musica, dare e ricevere consigli, dotato di un sensibile animo artistico. Non tutti sanno, infatti, che il negoziante scrive poesie e romanzi. E se in Italia è poco conosciuto, in altri Paesi è molto apprezzato, tanto che i suoi testi sono stati tradotti in lingue come l'armeno e l'albanese.

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