PALERMO. La preoccupazione per la grave crisi occupazionale che incide drammaticamente sulla vita delle famiglie siciliane, ma anche il confronto elettorale in vista delle prossime Amministrative. Sono alcuni dei temi a cui la Chiesa siciliana dedica una riflessione alla vigilia dell'importante appuntamento elettorale. I vescovi siciliani hanno il polso della situazione economica, sociale e politica della regione e chiedono un intervento deciso alle istituzioni, perché tirino fuori l'isola delle sabbie mobili della crisi.
È dedicata anche alla valutazione dell'attuale situazione politico-amministrativa la sessione primavera della Conferenza episcopale siciliana, che quest'anno si celebra a Caltagirone. E il presidente della Cesi, il cardinale Paolo Romeo, interviene ancora una volta sul clima elettorale. «Quello che più ci preoccupa - afferma l'arcivescovo di Palermo - è la mancanza di programmi, perché la scelta dei candidati può avvenire solo sulla base di tali programmi, vorremmo iniziative e obiettivi concreti».
Un concetto espresso già col documento “Una comune responsabilità per Palermo”, distribuito in tutta la diocesi palermitana, in cui si analizzano i bisogni della città, dall'occupazione, alla scuola, ai problemi giovanili, ma soprattutto si chiede agli elettori e ai futuri amministratori un cambiamento di rotta, un impegno concreto per portare avanti il bene comune, il coraggio di sottrarsi alla logica del condizionamento mafioso e del privilegio, la partecipazione alla vita della città.
E il vescovo di Piazza Armerina, monsignor Michele Pennisi, rincara la dose: «Invece di occuparsi delle beghe, la classe politica dovrebbe aiutare le nostre popolazioni a vivere una vita dignitosa e favorire lo sviluppo della società».
Al centro della sessione della Cesi anche i temi della crisi economica e delle difficoltà quotidiane vissute dalle famiglie siciliane. Un punto su cui il vescovo di Acireale, monsignor Nino Raspanti, invita a coinvolgere la classe imprenditoriale: «Bisogna dare ampia attenzione, porre richieste e offrire vicinanza a questa classe, che può trainarci fuori da questa situazione difficile».
I vescovi delle diciotto diocesi siciliani si occuperanno fino a domani anche del rinnovo della commissione episcopale del Tribunale ecclesiastico regionale e della Facoltà teologica di Sicilia “San Giovanni Evangelista” e del rinnovo dell'équipe responsabile del Centro Madre del Buon Pastore, per la formazione permanente del clero. Nelle due giornate di lavoro i vescovi si confronteranno anche sulle iniziative da avviare in occasione dell'Anno della fede e visiteranno i luoghi di Mario e Luigi Sturzo, a partire dal polo d'eccellenza di promozione umana e della solidarietà in contrada Russa dei Boschi.
I vescovi siciliani ai politici: “Adesso basta beghe”
Romeo alla Conferenza episcopale: quel che ci preoccupa è la mancanza di programmi, vorremmo obiettivi concreti
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