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Palermo, torna la protesta degli operai Gesip

Dipendenti di fronte alla sede della Regione per un sit-in. La proroga al loro contratto scade sabato. I sindacati: "Vogliamo delle risposte al piano promesso da Lombardo"

PALERMO. «I lavoratori della Gesip sono di nuovo sul piede di guerra. Si chiedono a che punto sia il piano promesso dal presidente della Regione. I giorni passano e la scadenza del 21 aprile si avvicina». Lo dice Mimma Calabrò, segretario generale della Fisascat-Cisl, a proposito della scadenza della proroga del servizio fra la società e il Comune di Palermo.  «Ci sono anche le bandiere del sindacato nel sit-in in corso davanti alla presidenza della Regione, in piazza Indipendenza - aggiunge -. Prima la proroga, poi subito un piano di riorganizzazione basato sulla razionalizzazione e il miglioramento dei servizi, la lotta agli sprechi».  «E, soprattutto - conclude - basta alle marchette elettorali della malapolitica».


“La strada del sostegno finanziario a Gesip da parte della Regione, per superare l’emergenza e garantire i servizi fino alla fine dell’anno, sembra l’unica percorribile”. Lo afferma Pietro La Torre, segretario regionale della Uiltucs, al quale si sono associate le altre sigle sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Ugl, Alba, Cisal, Conflavoratori e Fiadel. In Aula è stato presentato un emendamento per garantire 50 milioni di euro alla municipalizzata. “Lanciamo un appello a tutti i deputati palermitani – dice La Torre – affinchè sostengano questa norma per garantire alla prossima amministrazione quel tempo necessario ad attuare una soluzione strutturale al problema. Siamo invece contrari – conclude il sindacalista – a delle soluzioni temporanee, con esigui contributi economici, che possano legare la vicenda Gesip agli esiti della prossima tornata elettorale”.

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