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Mauro: Bossi mi avrebbe salvata

La vicepresidente del Senato espulsa dalla Lega: “Maroni ha comportamento duro e sospetto. Renzo? È stato massacrato”

ROMA. "Fosse dipeso da lui, da lui soltanto, mi avrebbe certamente salvata". Lo afferma al Corriere della Sera Rosi Mauro su Umberto Bossi, commentando quanto dettosi tra i due in un incontro immediatamente successivo all'espulsione dalla Lega della stessa Mauro.
"Maroni - osserva Mauro - negli ultimi due anni ha avuto un comportamento estremamente duro. Tanto duro da essere sospetto", "secondo me il suo piano è proprio quello di prendersi la Lega".
Sul soprannome affibbiatole di 'badante', Mauro afferma che si tratta di "un soprannome tragico inventato ad arte per offuscare l'immagine del nostro leader". Inoltre, la vicepresidente del Senato spiega di non essersi dimessa "perché contro di me, a parte qualche vaga intercettazione, non c'é niente".
E poi aggiunge: "dovessi seguire la mia coscienza, non avrei dubbi, resterei al mio posto. Ma non nego di aver preso in esame anche la possibilità di abbandonare la politica". "Considerato il clima che c'é dentro la Lega - osserva ancora Mauro - spero con tutto il cuore che l'epurazione si fermi con me e Belsito. Anche perché Renzino è già stato massacrato mediaticamente ben bene". Infine precisa che "quella in Sardegna non è una villa ma una casa di mia proprietà da 3,4 anni".

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