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Palermo, parte l'assalto alla circoscrizioni

I nomi degli aspiranti presidenti saranno già scritti sulla scheda. Basterà segnare quello per il quale si intende votare. Resta invariata la procedura per l'elezione dei consiglieri delle otto circoscrizioni. Bisognerà scrivere il cognome del candidato scelto

PALERMO. Su un'unica scheda, quella rosa, sarà possibile esprimere due voti. Uno per scegliere il consigliere, l'altro per indicare il presidente, che per la prima volta, il 6 e il 7 maggio, potrà essere eletto direttamente dai cittadini. Una novità introdotta dalla legge regionale 6 del 5 aprile 2011. I nomi degli aspiranti presidenti saranno già scritti sulla scheda. Basterà segnare quello per il quale si intende votare. Resta invariata la procedura per l'elezione dei consiglieri delle otto circoscrizioni. Bisognerà scrivere il cognome del candidato scelto. E quest'anno il numero degli aspiranti consiglieri del parlamentino dei quartieri dovrebbe aggurarsi intorno a 2.200, inferiore a quello registrato alle elezioni del 2007, quando se ne presentarono oltre 2.500. Una tendenza che segue quella delle liste, anch'esse presenti in numero inferiore rispetto alle ultime votazioni.


Ogni lista presenta 15 candidati in ogni circoscrizione, oltre al nome dell'aspirante presidente. E proprio questi ultimi, quest'anno, saranno i protagonisti per via del nuovo sistema elettorale. Una carica ambita dal momento che può consentire un guadagno mensile di oltre 2.500 euro lordi. Importo che non è vincolato al numero di presenze nel Consiglio. La bagarre si è accesa già all'interno dei partiti, che hanno designato i nomi degli aspiranti «mini-sindaco». Numerosi sono gli uscenti che puntano alla riconferma. Una direzione seguita, in particolare, dal Pdl. Così i berlusconiani alla prima circoscrizione ripropongono il nome di Massimo La Corte. Alla quarta hanno designato Rosario Seidita.


Al vertice della quinta spera di poter restare Umberto Lo Sardo, in carica dal 2001. Sempre col Pdl, Salvatore Oddo conta di mantenere la carica alla sesta. E così Pietro Gottuso, che ha guidato la settima. A differenza di 5 anni fa, quando si era candidato con la lista dell'Udc, Paolo Serio scende in campo col Cantiere Popolare. L'obiettivo, però, è lo stesso: confermare l'incarico di presidente della seconda circoscrizione. E il suo vice, Ignazio Cracolici, fratello del capogruppo all'Ars del Pd, gli contende la poltrona sempre nella lista dei democratici.


Gli unici due uscenti che non puntano alla riconferma sono Marcello Vitale (Pdl) e Salvatore Adelfio (Amo Palermo). Entrambi sono in campo per tentare l'assalto a Palazzo delle Aquile. Compaiono anche alcune new entry. Alla quinta circoscrizione la coalizione che appoggia la candidatura a sindaco di Aricò ha indicato come presidente Alessandro Romano. Avvocato 42enne, ha difeso in alcuni processi vittime di mafia ed è stato membro del collegio di difesa di Andreotti. Un tecnico. «La responsabilità degli amministratori degli enti locali» è stato l'argomento della sua tesi di laurea. Le liste che sostengono Aricò, però, non trovano l'accordo sul nome del candidato alla presidenza della quarta. E si dividono. Fli e Api appoggiano Francesco Catalano. Mpa, Mps e gli altri movimenti, invece, Salvatore Falci. Il segretario provinciale di Sel, Sergio Lima, è il candidato indicato dal Pd alla presidenza dell'ottava circoscrizione, espressione dell'accordo tra vendoliani e democratici.

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