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Strage di Pasqua in Nigeria

Ordigni esplosi vicino a una chiesa a Kaduna, nel nord del Paese. Venti persone uccise, decine i feriti. L’attentato ancora non è stato rivendicato

KADUNA. Ancora una strage di cristiani in Nigeria. E proprio nel giorno di Pasqua. Almeno venti persone sono state uccise e decine sono rimaste ferite in seguito all'esplosione di uno o due ordigni vicino a una chiesa a Kaduna, nel nord del gigante petrolifero africano.     "Le bombe - secondo un soccorritore - erano state nascoste in due automezzi e sono scoppiate proprio davanti alla chiesa". Tant'é che la maggior parte delle vittime sono conducenti di moto-taxi che aspettavano la fine della messa per portare a casa i fedeli.    La dinamica dell'attentato però non è stata del tutto chiarita. Secondo un poliziotto, un kamikaze a bordo di un'auto imbottita di esplosivo è stato fermato a un posto di blocco mentre si avvicinava a una chiesa. Ha quindi fatto retromarcia e si è diretto verso un altro edificio religioso, facendosi infine saltare in aria davanti a un albergo. Molti veicoli sono stati completamente distrutti e finora non è stato accertato se avessero altro esplosivo a bordo.    
Resta il fatto che, nonostante le rigide misure di sicurezza adottate da esercito e polizia nigeriani proprio in vista delle festività pasquali, un'altra strage è stata compiuta. E ciò proprio mentre papa Benedetto XVI condannava "i sanguinosi attentati terroristici" compiuti contro i cristiani in numerosi Paesi, tra cui proprio la Nigeria, Paese di 160 milioni di abitanti suddivisi in misura uguale tra musulmani e cristiani.    
L'attentato non è stato finora rivendicato. E' convinzione generale tuttavia che si sia trattato dell'ennesimo attacco del gruppo integralista islamico Boko Haram che già a Natale dell'anno scorso aveva compiuto una serie di attacchi: il più sanguinoso fece 44 morti in una chiesa della capitale federale Abuja.

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