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"Non parteciparono alla rissa": assolti due minorenni

Il tribunale di Palermo ha riconosciuto l'estraneità dai fatti a due abitanti del quartiere dello Zen, dove era scoppiata nel 2008 un litigio tra due famiglie abitanti nello stesso condominio

PALERMO. Il Tribunale di Palermo, sezione per i Minorenni, ha assolto per non avere commesso il fatto A. A., e A. D.  I due minorenni, all’epoca dei fatti (gennaio del 2008), erano accusati di aver partecipato ad una rissa - in via Fausto Coppi, quartiere popolare dello Zen – sorta tra due famiglie abitanti il medesimo condominio e nel corso della quale alcuni di essi avevano riportato gravi lesioni personali.



La difesa rappresentata dagli avvocati, Giuseppe Pinella, Maximilian Molfettini e Zelia Dionisio, ha dimostrato l’infondatezza dell’accusa non suffragata da alcuna prova idonea a fondare un giudizio di colpevolezza carico degli imputati. Nel corso dell’istruzione dibattimentale è emerso infatti che i due minorenni non avevano preso parte alla disputa, come ammesso dalle stesse persone coinvolte ed appartenenti alla antagonista famiglia degli imputati.



Una di loro, all’epoca dei fatti, era incinta di due mesi e nella disputa veniva ferita con un’arma da taglio nell’addome, riportando la lesione del fegato e una perforazione al colon.
Come è stato provato nel corso del processo, la lite nasceva perché una ragazza componente di una delle famiglie che si sono fronteggiate, teneva il volume dello stereo troppo elevato e per tale motivo veniva ripresa dal padre degli imputati e da lì a poco la discussione degenerava in una contesa non più solo verbale ma anche fisica, con asce, coltelli spranghe e bastoni.

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