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Dai dipendenti regionali ai parchi: le novità della finanziaria

Ci sono 30 milioni di euro per il rinnovo dei contratti dei dipendenti (16,15 per i dirigenti e 14,41 milioni per il comparto), un fondo di 300 mila euro per la tracciabilità dei prodotti richiesta dal movimento dei Forconi, un ticket per parchi e riserve e l'aumento di almeno il 30% per qualsiasi tariffa legata a servizi e concessioni

PALERMO. Ci sono 30 milioni di euro per il rinnovo dei contratti dei dipendenti della Regione (16,15 per i dirigenti e 14,41 milioni per il comparto), un fondo di 300 mila euro per la tracciabilità dei prodotti richiesta dal movimento dei Forconi, un ticket per parchi e riserve e l'aumento di almeno il 30% per qualsiasi tariffa legata a servizi e concessioni regionali. Ecco la bozza del maxiemendamento alla Finanziaria, su cui governo, maggioranza e opposizione ieri sera, dopo un pomeriggio di trattative, ha trovato l'accordo. «Stiamo cercando di essere più coerenti possibile, per assicurare una copertura certa alle spese», ha commentato il presidente della commissione Bilancio, Riccardo Savona. Nel pomeriggio rivolgendosi all'opposizione, l'assessore all'Economia Gaetano Armao aveva detto che non avrebbe mai votato «una Finanziaria tanto per tirare a campare, senza le misure che ci impone lo Stato e senza investimenti».

Fino a tarda sera l'incertezza è stata la padrona di casa all'Ars. Governo allo sbando, infatti, dopo la notizia dell'imputazione coatta per concorso esterno all'associazione mafiosa e voto di scambio aggravato nei confronti del presidente Lombardo e di suo fratello Angelo. Se il maxiemendamento venisse approvato, ci sarebbe il via libera al rinnovo dei contratti collettivo dei dipendenti regionali: uno dei tagli principali del bilancio approvato. Si tratterebbe dei due bienni economici per i dirigenti e uno per i dipendenti, oltre al pagamento degli arretrati. Per il personale degli enti regionali con qualifica dirigenziale il governo ha previsto 1 milione e 30 mila euro e 2 milioni 133 mila per i dipendenti con qualifica non dirigenziale. In mattinata, oltre tremila lavoratori avevano preso parte alla manifestazione indetta da Fp Cgil - Cisl Fp - Uil Fpl - Sadirs - Dirsi - Ugl - Siad. «La risposta dei lavoratori - spiega il Cobas-Codir - è un atto dovuto al tentato saccheggio da parte del governo delle somme destinate ai rinnovi contrattuali».


Il maxiemendamento del governo accontenta in parte anche le richieste dei Forconi, che in mattinata avevano occupato Palazzo dei Normanni, dopo aver regolarmente pagato il biglietto d'ingresso ed essersi piazzati davanti alla Cappella Palatina.


Tra le pieghe della finanziaria c'è infatti, anche la norma sul prelievo coatto dei debiti in Sicilia che agevola le categorie deboli e istituisce un fondo preordinato alla riduzione del prezzo dei carburanti alla pompa per far fronte alla maggiorazione delle aliquote. «Sono sorpreso dell'iniziativa intrapresa dal movimento dei Forconi - aveva detto il presidente dell'Ars, Francesco Cascio -. Non ne comprendo assolutamente le motivazioni visto che stiamo lavorando per loro».


Nel maxiemendamento restano i canoni di produzione delle cave e delle miniere, i canoni di concessione per le locazioni di beni demaniali e patrimoniali e il recepimento delle norme di risparmio previste nel «Salva Italia» del governo Monti (taglio auto blu, consulenze e indennità). Sul trasporto pubblico sono previsti tagli a contributi, mentre passa da un miliardo a 800 milioni il budget per il micro fotovoltaico. «Nella finanziaria il governo inserisce dei provvedimenti che aiutano l'economia siciliana e che sarebbe gravissimo non approvare», ha detto il presidente Lombardo. Intanto, un cartello di 19 associazioni (da Confindustria alla Cna, oltre ai sindacati) bocciano la manovra e denunciano che «la crisi che ha investito l'economia è ulteriormente aggravata dall'imputazione coatta del governatore».

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