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Sogni (scontati) di fine settimana

Ieri ce la siamo vista pietre pietre perché le nuvole ci sono passate di sopra senza farcene accorgere troppo. Ma avete sentito che c’è un poco di freschicello in più rispetto alla giornate passate? Oggi invece potrebbe essere un poco peggio. Come vi dicevo può essere che cade un poco d’acqua. Questo almeno dicono gli scinziati e secondo loro dovrebbe piovere dalle parti nostre oggi di doppo pranzo e domenica dalle otto alle nove. Ma io mi voglio rovinare, carissimi amici, e vi dico che mi pare difficile che piove. Ma io che sono uno scinziato? Ma quale, certo che no. Però la testa mi fa dire che passano le nuvole, c’è un poco di tempo infruscato ma, se non aumenta il vento di scirocco, non dovrebbe piovere.

Ma, come vi dicevo, non è prudente organizzarsi un uichend fuori anche se chi si sente particolarmente coraggioso si può mentere d’incapo alla machina e andarsi a visitare qualche bel posto qua vicino.

Per tutto gli altri sono tante le cose che si possono fare in un uichend come questo. Potete fare un poco di giardinaggio e scippare tutte le erbacce dalle graste (o dal giardinetto se l’avete) e farci prendere un poco d’aria alla terra prima di chiantare le cose nuove. Oppure potete cominciare a darci una taliata agli armadi in attesa di fare il cambio di stagione.

Purtroppamente i tempi sono quelli che sono e già mi pare di vedere tutta la famiglia con la faccia siddiata davanti agli armadi dell’estate scorsa. Picchì a tutti ci piacissi andare a fare lo scioppino putie putie, ma cambiali non se ne possono firmare più e i bollettini delle finanziarie arrivano ca parono le rondini di questo tempo.

A proposito: sono arrivate, l’avete visto? Già vanno svolazzando sopra la città e cercano riparo. Ci sono i vermi tutti scantati perché quando arrivano le rondini pare come quando arrivavano i rioplani sopra i palazzi di Saddam.

Ma torniamo agli armadi. Le signore manco taliano e decretano: non ho niente di mettermi. Le signorine guardano i cavusi che si sono levati a ottobre e dicono: questi ce li diamo alla nonna. I ragazzi pretendono il paio di scarpe numero 10 in tre mesi e si guadagnano un “va roba o largo” che ancora corrono. Il padrone di casa si accorda anche se la giacca ci abbottona sempre di meno e pensa (ma non dice) “Ci vuole la dieta se no a mare non ci possiamo andare”.

Questo comunque è il tempo dei vestiti da menza stagione: giumbottini leggeri, giacche di fresco lana, felpe di cotone pesante, spolverini non molto impegnativi. Non è ancora il tempo di livarisi i quasetti perché quello avviene verso la fine della primavera per le signore e verso metà maggio per le signorine che a quella data hanno già le cosce abbronzate per le tante scappatine a Mondello. E che fa, non le devono fare vedere? I ragazzi fanno brodo e già camminano con le maniche corte annacandosi ca parono attipo i picciotti dei firm dei vampiri.

Io vi sconsiglierei di fare queste sbrasate perché, specialmente se avete un’età, poi vi viene il dolore romantico nel perno dell’anca e vattiate la primavera con una partita di ‘gnizioni e non è cosa.

Insomma, amici miei, vediamo di essere un poco ottimisti e pensare: a) che non pioverà; b) che riuscirete a frenare la famiglia che chiede a gran voce di andare a vedere, solo a vedere, il centro commerciale di Abdul Zamparini; c) che anche questo sabato (se siete maschi) onorerete il matrimonio; d) che questo sabato (se siete femmine) non direte: mi ruoli a testa, statti beddu quietu; e) che i ragazzi non vi domanderanno 20 euro a cranio per andarsi a divertire; f) che non vi viene a trovare vostra suocera. Tutto non si può avere, è giusto? Allora scegliete voi le tre cose alle quali rinuncereste pur di avere garantite le altre. Così, tanto per babbiare. Il babbio è gratis.

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