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Palermo, nessuno toglie i rifiuti alla Favorita

Mentre Comune, Regione, Amia, Rangers e Biosphera discutono, a volte «litigano» per stabilire «chi deve fare cosa», il parco e la pineta di Monte Pellegrino sono sempre più sporchi

PALERMO. Pulisci tu», «No, pulisci tu». Mentre Comune, Regione, Amia, Rangers e Biosphera discutono, a volte «litigano» per stabilire «chi deve fare cosa», il parco della Favorita e la pineta di Monte Pellegrino sono sempre più sporchi. A pochi giorni dalla prima «festa» che i palermitani vorranno trascorrere all'aria aperta, arrostendo salsiccia e altro.


L'assessore regionale all'Economia Gaetano Armao vuole fare chiarezza, partendo da una premessa: «Il Comune ha l’uso della riserva e deve tenere pulito». L’obiettivo adesso è chiudere una volta per tutte le questioni relative alla competenza di ogni singolo «attore». Il primo punto riguarda la sicurezza. Un incontro con la Questura e la Prefettura ha stabilito che il parco sarà controllato da agenti a cavallo.


«Abbiamo dato la nostra disponibilità - dice l'assessore Armao ai microfoni della trasmissione Ditelo a Rgs - di mettere a disposizione anche le nostre guardie forestali». L'obiettivo prioritario è allontanare le prostitute. E permettere agli amanti della natura e della corsa di poter «vivere» il parco in maniera sicura. Secondo punto all'ordine del giorno, la tutela e la manutenzione. Ad agosto del 2010 è stato formalmente ratificato l'accordo tra Stato e Regione per il passaggio dall’uno all’altra dei beni demaniali e quindi anche del parco, il quale è adesso in carico all'assessorato ai Beni Culturali. Che ne ha poi confermato l'uso al Comune. «Non ce lo stiamo inventando - dice Armao -. L'uso del Real Parco della Favorita è stato dato al Comune di Palermo negli anni Trenta». In un incontro, seduti al tavolo le varie parti. «Sappiamo tutti quello che Comune, Regione, Amia, Biosphera e Rangers non devono fare - dice Armao - Adesso dobbiamo stabilire quello che devono fare». Per l'assessore i risultati migliori si otterrebbero attraverso un ccordinamento ed un «lavoro di squadra».


«Amia dice che pulisce solo determinati posti in determinate misure, Biosphera non ha i soldi, il Comune gestisce l'agrumeto, e così via - continua Armao -. Entro fine maggio avremo pronto sul tavolo un piano di pulizia, tutela e manutenzione del parco che metterà d'accordo tutti». «Siamo contenti e soddisfatti - dice Salvatore Palascino, direttore della Riserva -. Finalmente chiariremo la vincenda della competenza della pulizia. Perché Biosphera non ha ancora ricevuto l'ok per il contratto di quest'anno. E la pulizia è sempre ferma». Senza l'accordo economico, Biosphera, che è in liquidazione, non ha ancora cominciato i lavori di pulizia all'interno dell'area. «Amia si appella sempre al famoso contratto - dice Palscino - e dice che deve occuparsi del bordo stradale. Ma non ha mai fatto nemmeno quello. Ed abbiamo scritto tante lettere senza mai ottenere risposta». Rimane un grosso interrogativo sulla vicenda Biosphera. Perchè se è vero che la Regione ha assicurato i soldi per il contratto, questo comunque scadrà il 31 dicembre prossimo. Dal primo gennaio 2013 cosa succederà? Nei prossimi giorni ci sarà, probabilmente il chiarimento, con l'appprovazione alla Regione del piano scritto e redatto dal Comune per la gestione della Favorita.



Chiusura sulla chiusura, facendo un gioco di parole. Visto che Armao ha detto la sua anche sulla chiusra al traffico della Favorita. «Tutti i grandi parchi delle più importanti città europee sono chiusi almeno la notte - dice -. Credo che bisogna andare in questa direzione, limitando il traffico solo agli autorizzati. Ma credo anche che questa sia una decisione che vada presa assieme al nuovo sindaco. Quindi è un discorso che è rimandato al prossimo giugno».

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