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Agroalimentare, i prodotti di Caltanissetta in mostra al Gum di Mosca

MOSCA. L’eccellenza enogastronomica nissena in mostra al Gum di Mosca, il prestigioso centro commerciale che si affaccia sulla Piazza Rossa, a pochi metri dal Cremlino, e che conta ogni mese qualcosa come un milione di visitatori.
Per tre giorni, dal 2 al 4 marzo, i nove produttori che hanno aderito al progetto “Buona Sicilia” (finanziato dall’Unione Europea e promosso dall’assessorato regionale delle Attività produttive e dalla Camera di Commercio di Caltanissetta) hanno avuto a loro disposizione un banco d’assaggio all’interno del Gastronom N° 1, l’esclusivo punto vendita del Gum, riservato alle specialità gastronomiche in arrivo da tutto il mondo, dove è stata organizzata la manifestazione.
Più di un migliaio i moscoviti che hanno avuto la possibilità di approfondire la propria conoscenza della gastronomia di qualità di Caltanissetta, dimostrando un alto gradimento nei confronti dei prodotti proposti.
Ma l’esposizione al Gum è stato soltanto uno dei momenti del progetto, realizzato grazie al sostegno della misura PO – FESR 2007/2013 – Asse V – Obiettivo Operativo 5.2.1. – Linea di intervento 5.2.1.1, che ha permesso anche l’incontro fra gli imprenditori nisseni presenti a Mosca e 17 buyers russi interessati a piazzare sul mercato i loro prodotti.
La fase finale di “Buona Sicilia”, curato dalla VM Agency di Palermo, sì è concretizzato in un faccia a faccia con le istituzioni che potranno facilitare, d’ora in avanti, i rapporti commerciali fra Caltanissetta e la Russia. Un incontro proficuo, la cui parola d’ordine è stata “fare sistema”. “Uniti si vince più facilmente – ha detto Marisa Florio, direttore della Camera di Commercio Italo Russa – e si ottengono risultati migliori riuscendo ad abbattere i costi per le imprese”. Sulla stessa linea Carmelo Ficarra, primo segretario dell’Ambasciata italiana a Mosca: “In Russia c’è una buona sensibilità per l’Italia e per le produzioni italiane. Gli imprenditori nisseni che hanno partecipato a questo progetto hanno già compiuto un primo importante passo: conoscere i buyers. La burocrazia può essere un fattore frenante ma è anche necessario rassicurare sul fatto che le istituzioni sono dalla parte dei produttori sia in Russia che in Italia. Vanno però evitate le eccessive frammentazioni che possono indurre il consumatore in confusione”.
Presente anche Vera Spina, responsabile desk Italia di Banca Intesa in Russia, l’istituto di credito che ha nel Paese 80 sportelli, 10 dei quali a Mosca, con uffici in tutte le regioni e nelle città più importanti: “Abbiamo organizzato e sponsorizzato alcuni forum del vino in Sicilia, quest’anno ci sarà il terzo, il 2,3 e 4 aprile a Catania. Se si vuol vendere bisogna capire che si deve investire. Qui c’è un pubblico sofisticato che cerca i prodotti di nicchia ma serve costanza, buona comunicazione e impegno”.
Sergio Russo, esperto di certificazioni con origini palermitane, ha chiarito alcuni aspetti burocratici e sulle etichettature: “Sui prodotti freschi è inutile nascondere le difficoltà, ci sono invece buoni spazi per i prodotti imbottigliati e a lunga conservazione, per i quali è comunque necessaria la registrazione statale.
Mimmo Giordano, consulente agroalimentare Camera di Commercio italo-russa: “La Russia offre opportunità per tutti ma non è detto che tutte le aziende italiane siano pronte per un mercato del genere. Tante piccole realtà insieme possono unirsi e fare bene. La Russia è ‘moscocentrica’ ma ci sono altre 11 città con più di un milione di abitanti che possono ritenersi delle buone alternative”.
A rappresentare l’Italia Antonio Roveccio, componente del consiglio di amministrazione della Camera di Commercio di Caltanissetta: “Gli incontri hanno evidenziato un interesse reciproco fra produttori e buyers. Noi esportiamo molto nell’area del Mediterraneo e alcuni paesi europei ma la buona qualità dei nostri prodotti spesso viene fermata dalle difficoltà burocratiche, considerate spesso dei muri invalicabili. Forse ci vorrà del tempo per le certificazioni ma una linea di sviluppo seria può essere seguita e quello russo è un mercato sicuramente in crescita e di grande interesse”.
Altre informazioni e immagini su www.progettobuonasicilia.com.

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