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Palermo, Cascio verso la sfida all'amico Costa

Mercoledì quasi sicuramente sarà ufficializzata la candidatura del presidente dell'Ars, che si ritroverà dopo anni vissuti a braccetto contro il compagno di sport e vacanze

PALERMO. Condividono amicizie e passioni, soprattutto per lo sport e il calcio in particolare. Insieme sono andati anche in vacanza, l'ultima volta in un paese del Nord Europa. Quando si ritrovano in campo per la consueta partitella di calcetto, entrambi non ci stanno a perdere e sono i più combattivi. Adesso Francesco Cascio e Massimo Costa, dopo tanti anni vissuti a braccetto, rischiano di ritrovarsi rivali, il primo candidato per il Pdl e l'altro con Terzo polo, Mpa e Grande Sud: obiettivo conquistare la poltrona di sindaco di Palermo.


Se Costa è già in lizza da alcune settimane, Cascio invece aspetta il placet del suo partito, al quale ha dato la propria disponibilità a candidarsi. La decisione dovrebbe arrivare in breve tempo, dopo che i tentativi di accordi tra Pdl e Terzo polo attorno a Costa sono naufragati per il 'nò irremovibile di Mpa e Fli, che non vogliono allearsi con il partito di Diego Cammarata, l'ex sindaco al quale imputano di avere devastato la città negli ultimi dieci anni.


Allora in attesa dell'ufficialità, Costa e Cascio lavorano nelle retrovie. Dopo essersi presentato alla stampa come il «manager' che redimerà »i peccatori«, Costa ha preferito mantenere un profilo basso in attesa di capire le mosse dei partiti. Mentre Giovanni Pellerito, uomo comunicazione di Gianfranco Miccichè, sta definendo il piano elettorale, il giovane candidato trentaquattrenne Costa lavora in sordina al programma che presenterà il 21 marzo, nel primo giorno di primavera.


Lo scenario sarà una convention, molto probabilmente al teatro Politeama. "Cosa voglio fare per la città? Sarà una sorpresa, lo scoprirete il 21", non si sbottona Costa, che però non sta fermo un attimo. Gli amici preferisce per ora incontrali la sera, a cena o per un dopo cena. I leader politici li sente o vede quasi ogni giorno: con Lombardo si è visto ieri
sera. I bene informati sostengono che abbia chiesto al governatore se fosse vero che qualche militante autonomista abbia votato Fabrizio Ferrandelli alle primarie del
centrosinistra. Ma il leader del Mpa lo avrebbe rassicurato e lui ha ricambiato rivelandogli un piccolo segreto: vuol chiudere la sua campagna elettorale allo stadio 'Barberà. Ne ha già parlato con il patron dei rosanero Maurzio Zamparini.


Più soft e meno 'spregiudicatò, vuoi per il ruolo istituzionale di presidente dell'Assemblea regionale, anche Francesco Cascio, sebbene non abbia dato fiato ai motori, non sta fermo. Chi lo ha incontrato in questi giorni lo ha visto con fogli tra le mani, pieni zeppi di nominativi, gente pronta a tuffarsi nella campagna elettorale o entrare nelle sue liste per sostenerlo

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