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Corteo dei Forconi a Palermo

Il leader del movimento Mariano Ferro: "Vogliamo occupare la sede dell'Ars, per mantenere viva la nostra protesta"

PALERMO. I Forconi sono tornati. Hanno sfilato in corteo a Palermo poi, erano alcune migliaia, hanno assediato palazzo dei Normanni, dove oggi si riuniva l'assemblea regionale siciliana. Una delegazione di una ventina di persone è entrata per discutere col presidente dell'Ars e coi capigruppo e ha prima occupato lo stanzone della commissione attività produttive per poi trasferirsi nell'atrio dello storico edificio.


«Abbiamo incontrato il presidente  Francesco Cascio, i capigruppo e alcuni deputati: questi non sanno cosa rispondere, ci siamo rotti i c... Ora siamo qui dentro e non ce andiamo. Dormiremo qui nel palazzo dei Normanni, ci troveremo una stanza ce ne sono tante...», dice il leader del movimento, Mariano Ferro. «I problemi che poniamo - aggiunge - devono essere risolti strutturalmente non con provvedimenti tampone. Vogliamo vendere le arance l'anno prossimo non a 4 centesimi al chilo, le vogliamo vendere al giusto prezzo: devono darci le risposte che chiediamo. Non vogliamo elemosine, vogliamo cambiamenti strutturali. Ci hanno risposto che la Regione può fare ben poco che i problemi che poniamo sono da governo nazionale. Aspettiamo cosa decide Lombardo». 


Il presidente della Regione dal canto suo mentre migliaia di lavoratori si sparpagliavano attorno al Parlamento più antico d' Europa ha detto: «Abbiamo affrontato seriamente le richieste del movimento dei 'Forconi e dato delle soluzioni. Del resto vedo che manifestano davanti l'Ars e non davanti la presidenza della Regione. Prima se la prendevano sempre con me».


« Durante la marcia verso l'Ars stamane al corteo dei forconi si sono aggiunti dei manifestanti che si definiscono «No Tav» e che altre volte erano ai cortei degli studenti medi o di quelli universitari. In realtà sono giovani, ma non solo, che partecipano ad ogni manifestazione di protesta. Davanti alla  sede della Serit, che al passaggio del corteo ha chiuso i portoni, sono state bruciate cartelle esattoriali e qualche tafferuglio con le forze dell'ordine è scoppiato in piazza del Parlamento. Ne hanno fatto le spese i cronisti politici cui è stato vietato di seguire la seduta dell'Ars. Divieto di entrata valido solo per i giornalisti: turisti, scolaresche, visitatori sono potuti entrare normalmente nel palazzo dei Normanni.

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