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Palermo, Gesip: sale la tensione

L’assenza di prospettive, l’avvicinarsi preoccupante del 31 marzo e le dimissioni del commissario liquidatore Massimo Primavera provocano un primo effetto. Lunedì doppio corteo di protesta e si annuncia una settimana di passione con manifestazioni e blocchi stradali

PALERMO. Sale la tensione alla Gesip. L’assenza di prospettive, l’avvicinarsi preoccupante del 31 marzo e le dimissioni del commissario liquidatore Massimo Primavera provocano un primo effetto. Lunedì doppio corteo di protesta e si annuncia una settimana di passione con manifestazioni e blocchi stradali. C’è in gioco il futuro di poco più di mille e 800 famiglie e già altre volte i dipendenti di questa partecipata del Comune che si occupa di alcuni servizi (canili, cimiteri, verde pubblico, per esempio) ha messo in mostra l’invadente repertorio di proteste e manifestazioni per tentare una sbocco alla vertenza. Mimmo Russo, consigliere comunale dell’Mpa è uno di quelli che segue passo passo la vertenza ed è pronto ad annunciare il ruolino di marcia delle proteste.


«I lavoratori cominceranno a protestare lunedì alle 8 partendo dalla sede di via Pitrè verso il centro per arrivare fino in prefettura. Poi ce ne sarà un altro nel pomeriggio da piazza Croci fino a Palazzo delle Aquile. L’invito per tutti è quello di tenere i nervi saldi perché la protesta sia civile. Questa partita non va giocata con la violenza ma con la tenacia». Russo traccia comunque una possibile via d’uscita che affida tutto al consiglio comunale trascurando il fatto che ormai le elezioni sono vicinissime. Purtuttavia Russo spiega: «Creiamo una nuova società per ricollocare tutti i lavoratori e ripartire da zero sfruttando gli sgravi fiscali e previdenziali. Magari accorpando tutte le partecipate del Comune.C’è una proposta in commissione a Sala delle Lapidi. E c’è l’esempio della Regione che sta creando una società consortile dove mettere dentro Multiservizi, Beni Culturali e così via. Potrebbe essere una strada da percorrere». E poi un invito pressante al prefetto Postiglione «affinché istituisca subito un tavolo tecnico per cominciare a discutere». Ieri comunque alla Gesip è stata una giornata di lavoro come tante malgrado lo scossone delle dimissioni di Primavera. Il quale ieri ha preferito non rilasciare dichiarazioni. L’8 marzo è convocata l’assemblea dei soci per designare il nuovo commissario liquidatore. Il Comune ovviamente tenta di dare una continuità alla Gesip in un momento delicatissimo per evitare anche che le carte della società finiscano in tribunale e tocchi poi a quest’ultimo nominare un responsabile liquidatore.


Primavera ieri ha ribadito che la lettera di dimissioni è partita sia per l’ufficio società Enti controllati il cui direttore è Salvo Cacciatore che per il commissario straordinario Luisa Latella. La decisione di Primavera - come è noto - è scaturita dalla volontà di quest’ultimo di non procedere a quei licenziamenti che sarebbero inevitabili senza la creazione di un piano di salvataggio per la Gesip. In particolare Primavera ha battuto il tasto sull’assenza di prospettive per il futuro della società. A qualcuno dei suoi più stretti  collaboratori  avrebbe poi confidato. «Nessuna polemica col Comune e col commissario Latella. Il prefetto è una persona che stimo e che con coraggio ha accettato l’incarico di commissario straodinario al Comune». E ieri comunque da Palazzo delle Aquile non è arivata nessuna notizia o dichiarazione ufficiale sulla vertenza Gesip.

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