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Scontri in Siria, l'appello di una giornalista ferita

In questo video Edith Bouvier, stesa in un letto di
quello che sembra un ospedale da campo
spiega di essere rimasta ferita nel bombardamento che ha
ucciso l'inviata del Sunday Times Marie Colvin e il fotografo
francese Remi Ochlik.
«Ho un femore fratturato, i medici qui mi stanno curando, ma
non mi possono operare» spiega la giornalista, freelance,
collaboratrice di le Figaro. «Ho bisogno di essere operata al
più presto - aggiunge - e quindi chiedo una tregua e che mi
venga messa a disposizione un'ambulanza o comunque un'auto in
buone condizioni che mi trasporti in Libano».
In piedi accanto al letto compare William Daniels, anch'egli
francese, fotografo della rivista Time, che dice di non essere
ferito. «Ma Edith ha una doppia frattura al femore della gamba
sinistra - aggiunge - e quindi chiediamo al governo francese che
ci aiuti al più presto. Qui non c'è elettricità, il cibo
scarseggia e continuano a piovere bombe». Le parole dei due francesi sono tradotte in arabo e in
inglese dai medici siriani.
In un altro video diffuso in precedenza Edith Bouvier appariva stesa in un letto accanto al
quale c'era un altro letto su cui giaceva il fotografo irlandese
Paul Conroy del Sunday Times, anch'egli rimasto ferito ad una
gamba nell'attacco di ieri. Conroy sembrava meno sofferente
della collega.

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