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Palermo, creano società per eludere prevenzione: 3 arresti

In manette tre fratelli, imprenditore palermitani, per trasferimento fraudolento di valori, il cui importo è pari a circa 14 milioni di euro

PALERMO. I finanzieri del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Palermo hanno eseguito questa mattina un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal Gip del Tribunale di Termini Imerese, nei confronti di 3 fratelli, imprenditori palermitani, sequestrando una società operante nel settore della realizzazione di impianti di metanizzazione e del relativo complesso aziendale, per trasferimento fraudolento di valori, il cui importo è pari a circa 14 milioni di euro.


Vincenzo, Gaetano, Giovanni Cavallotti, di 56, 53 e 47 anni, erano stati indicati da alcuni collaboratori di giustizia  «vicini» ad ambienti mafiosi e ad esponenti di vertice di «Cosa Nostra», come Bernardo Provenzano. Nel settembre 2011 erano stati colpiti dalla misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale oltre che da un provvedimento di confisca per beni e imprese loro riconducibili ritenuti di derivazione illecita, tra cui alcune società attive nel settore della costruzione e manutenzione di opere pubbliche con sede a Palermo. Le indagini delle Fiamme Gialle avrebbero accertato che i tre, dopo la misura di prevenzione e per proseguire la loro attività imprenditoriale negli stessi settori, hanno provveduto a costituire una nuova società, questa volta nella provincia di Messina, intestandola fittiziamente a propri familiari ma gestendola direttamente.


Per questo sono stati anche denunciati cinque persone per concorso nello stesso reato. I beni sequestrati comprendono un'impresa con sede a Milazzo (Messina), esercente l'attività di costruzione di opere pubbliche per il trasporto di fluidi, 12 terreni ubicati nel territorio di Milazzo, 16 autoveicoli e 37 autocarri.

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