MILANO. Inter in crisi. Travolta in casa per 3-0 dal Bologna la squadra nerazzurra crolla ancora una volta provocando l'ira del presidente Moratti, che abbandona la tribuna, e dei tifosi che invocano Mourinho. Ranieri, intanto, chiede scusa e respinge l'ipotesi dimissioni.
Dopo la debacle contro il Bologna c'é stata tensione e soprattutto frustrazione nello spogliatoio dell'Inter e alla fine il capitano Javier Zanetti ci ha messo la faccia presentandosi davanti alle telecamere. "Dobbiamo stare uniti, tutti insieme", ha spiegato Zanetti confermando che la squadra è con Claudio Ranieri: "E' normale che il presidente Moratti sia molto dispiaciuto perché non gli stiamo dando quello che si aspetta e che merita. Quali provvedimenti prenderà la società? Questo non lo so, credo che dobbiamo stare sereni e calmi, dobbiamo prenderci le nostre responsabilità, ma il calcio non dà tempo, mercoledì c'é già un'altra importantissima gara".
Come ha spiegato Zanetti, "quando ci sono questi momenti di difficoltà non riesci ad esprimerti nel modo giusto, ma sta a noi ripartire dopo tutte queste sconfitte. Non eravamo abituati a subire tanto - ha aggiunto -, ci prendiamo le nostre responsabilità e proviamo a guardare avanti. Ora c'é la Champions che è una cosa diversa, e dobbiamo reagire per poi fare punti anche in campionato. Quest'anno va tutto al contrario, dobbiamo cercare di reagire per tirarci fuori. Dobbiamo essere forti, il calcio ha momenti in cui va tutto bene e altri in cui non riesce nulla. Ci dobbiamo compattare più che mai".
Infine Zanetti si è rivolto ai tifosi nerazzurri: "Siamo i primi a essere tristi e amareggiati, capiamo il disappunto dei tifosi ma abbiamo bisogno di loro. Conosco - ha concluso - il nostro pubblico, ci è sempre stato vicino nei momenti di difficoltà e spero che lo faccia ancora".
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