WASHINGTON. Trentanove passeggeri superstiti del naufragio della Costa Crociera chiedono un risarcimento danni di cinquecentoventi milioni di dollari. Secondo l'esposto, le accuse sono gravissime: "C'é stata enorme imprudenza". Secondo l'avvocato gli addetti della nave "hanno agito senza tutelare la sicurezza dei passeggeri". Si tratta della stessa 'group action' nata a Miami, avviata da sei passeggeri, 4 americani e 2 italiani, a fine gennaio. A loro, negli ultimi giorni, si sono aggiunti altri 33 superstiti.
Caricamento commenti
Commenta la notizia