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Sparatoria a Spadafora, ex vigilante uccide un giovane

Quattro uomini, ieri sera, sono arrivati da Messina una azione punitiva, o un omicidio, ai danni di Francesco Giorgianni. L'uomo, però, è scampato al raid rispondendo al fuoco e uccidendo Domenico Santapaola, pregiudicato che era agli arresti domiciliari

SPADAFORA. Francesco Giorgianni, 35 anni, ex vigilante del cantiere Aicon di Giammoro era la vittima designata dal commando formato da quattro persone che nella tarda serata di ieri gli hanno teso un agguato a Spadafora. L'uomo ha però risposto al fuoco con la sua pistola regolarmente detenuta, uccidendo sul colpo uno dei sicari, Domenico Santapaola, 37 anni, un pregiudicato agli arresti domiciliari nella sua casa di Messina evaso per partecipare al raid.
Secondo una prima ricostruzione, i quattro killer sono giunti a Spadafora, intorno alle 21 appostandosi in una traversa dei via Nazionale, dove Giorgianni aveva parcheggiato la sua auto, una Yundai, prima di raggiungere il fratello, Davide, 27 anni, titolare di una profumeria ubicata nella via principale del piccolo comune tirrenico. Dopo la chiusura del locale i due si sono diretti verso la vettura: l'ex vigilante ha aperto la portiera, si è seduto e stava avviando il motore, mentre il fratello attendeva di salire a bordo. E' stato proprio quest'ultimo Davide a notare due giovani con la pistola in pugno avvertendo il fratello: "Attento ti stanno sparando".
I sicari sono stati così costretti ad aprire subito il fuoco: alcuni proiettili hanno raggiunto lo sportello dell'auto ma non hanno centrato la vittima designata che, per tutta risposta ha impugnato la sua pistola colpendo a morte uno dei killer. A quel punto, gli altri tre componenti del commando sono fuggiti lasciando a terra agonizzante il loro complice. Sul movente dell'agguato, che ha tutto il sapore di una missione "punitiva", al momento c'è il massimo riserbo. I carabinieri della compagnia di Milazzo, hanno ascoltato i due fratelli Giorgianni per tutta la notte e, stanno cercando di risalire all'identità degli altri tre killer, uno dei quali sarebbe stato riconosciuto dall'ex vigilante che adesso si trova presso la sua abitazione a disposizione del magistrato che, in mattinata deciderà quale dovrà vagliare la sua posizione.

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