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Donna trovata morta a Palermo, in città da un anno

Si chiamava Loveth Eward, una giovane nigeriana di 22 anni, rinvenuta in via Filippo Juvara. Era in possesso di un regolare permesso di soggiorno ed era nel giro della prostituzione

PALERMO. Si chiama Loveth Eward, la giovane nigeriana di 22 anni, trovata senza vita ieri a Palermo, in via Filippo Juvara, a poca distanza dal palazzo di Giustizia. La donna, secondo quanto riferisce il rappresentante dell'ambasciata nigeriana in Sicilia, Vivienne Wiwoloku, viveva in città da circa un anno, in possesso di regolare permesso di soggiorno ed era nel giro della prostituzione.
"La conoscevo - racconta Wiwoloku - era originaria di Efukpe, una cittadina della Nigeria. Alcuni amici della ragazza mi hanno riferito che viveva in corso Vittorio Emanuele con altre persone. So che è arrivata qui da sola, se l'ha portata qualcuno questo no".
Intanto la Comunità nigeriana, l'Arca e la Cgil hanno organizzato alle 16 un sit-in di solidarietà nel luogo, in cui è stato trovato il cadavere della ragazza, per chiedere “verità e giustizia” su quanto avvenuto. "Lanciamo un appello ai palermitani - prosegue Wiwoluke - affinché ci aiutino a fare luce sulla vicenda ed è per questo abbiamo deciso di indire questa iniziativa".
Nel giro di pochi mesi sarebbero già due i casi di prostitute nigeriane uccise in città. "L'altro episodio risale a dicembre - dice il responsabile immigrazione regionale immigrazione della Cgil Pietro Milazzo -. Il corpo della ragazza anche lei nigeriana che si prostituiva alla Favorita, è stato rinvenuto a Misilmeri. Sulle modalità del delitto, ancora ci sono delle ombre, sembrerebbe che l'omicidio sia avvenuto in città e il cadavere portato lì per essere bruciato". "Scenderemo in piazza - conclude - per sottolineare e difendere l'integrità e la dignità di ciascun essere umano al di là del lavoro che si svolge, anche perché le donne immigrate sono l'anello più debole della catena".

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