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Orrore a Roma: padre getta nel Tevere il figlio di 16 mesi

L'uomo aveva portato via il piccolo alla sua ex-moglie, con la quale aveva litigato all'alba, in un appartamento in via degli Orti D'Alibert. Ad allertare per prima i carabinieri era stata la zia. In corso le ricerche del corpo

ROMA - Sono in corso nel Tevere le ricerche di un bimbo di due anni. Il piccolo era con il padre, che si era allontanato dopo una lite con la moglie nella loro abitazione a Roma. L'uomo e' stato rintracciato, senza il figlio, dai carabinieri del Nucleo Radiomobile ed è stato fermato. E' un romano di 26 anni con diversi precedenti. L'uomo aveva portato via il figlio alla sua ex-moglie, con la quale aveva litigato all'alba a Roma, in un appartamento in via degli Orti D'Alibert. Ad allertare per prima i carabinieri era stata la zia, che aveva assistito al litigio. Grazie alla descrizione del teste, i militari del Nucleo Radiomobile hanno rintracciato l'uomo nel quartiere Testaccio.

"L'ho gettato io nel Tevere". Ha ammesso di aver ucciso il figlio di 16 mesi gettandolo nel Tevere l'uomo di 26 anni fermato questa mattina dai carabinieri a Roma. Ora si è chiuso nel silenzio.

Una persona avrebbe assistito al momento in cui il bimbo di 16 mesi, sarebbe stato gettato nel Tevere dal padre. Il testimone, un agente della polizia penitenziaria, ha chiamato il 112 intorno alle 6:30 di stamani riferendo ciò che aveva visto all'altezza di Ponte Mazzini, fronte al carcere di Regina Coeli.

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